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Comunicato stampa: mostra di pittura “Quantica di Soli, di Lune e di Maree” di Alex Coin

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Un viaggio visivo tra le dimensioni dell'infinito e l'armonia della natura.
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<?xml encoding="utf-8" ?><br><div>La sala della Gran Guardia, in piazza dei Signori a Padova, ospita la mostra di pittura Quantica, di Soli, di Lune e di Maree, di Alex Coin, realizzata in collaborazione con l&rsquo;assessorato alla cultura.</div><div>Alex Coin ha approfondito negli anni la ricerca artistica sulla materia, intesa come strumento di espressione personale, traendo ispirazione dai grandi maestri dell'arte informale materica. La sua inclinazione alla ricerca lo ha spinto a coniugare la tecnica tradizionale con la sperimentazione materica meno ortodossa. La natura, sia che si manifesti in un orizzonte, in un tramonto, in una marea, o in qualsivoglia altro dettaglio, &egrave; rappresentata dall'artista come un caleidoscopio di meraviglie cromatiche e sensoriali, generatrice di energie primordiali e vitali.</div><div>&nbsp;</div><div>In esposizione trentasei lavori realizzati dall&rsquo;artista a partire dal 2019, con diverse tecniche e su differenti supporti, che narrano il fluire incessante dei moti celesti. L'utilizzo della fibra di cotone e degli altri materiali riciclati definisce una texture che si espande oltre il profilo e la superficie delle immagini. I supporti, mensole e pannelli, anch'essi riciclati, potenziano l'unicit&agrave; del quadro. Gli elementi si combinano, dunque, per creare differenti prospettive ottiche e sensoriali con le quali l'artista conduce lo spettatore a una visione percettiva intensa.</div><div>&nbsp;</div><div>La mostra rimarr&agrave; aperta, a ingresso libero, fino al 1&deg; settembre 2024, con orario: 09:30-12:30 e 16:00-19:00, dal marted&igrave; alla domenica; chiuso il luned&igrave;.</div><div>&nbsp;</div><div><strong>Alex Coin </strong>(1981) si &egrave; diplomato al liceo artistico &ldquo;A. Modigliani&rdquo; di Padova nel 2000. Ha frequentato corsi di formazione e master in materia artistica. &Egrave; illustratore e visual artist. Numerose le mostre personali e collettive al suo attivo.</div><div>
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89987

Comunicato stampa: ultimi giorni per la mostra fotografica "Lunare è la luce – sguardi sedimentati" di Giorgio Boato

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Descrizione breve
Un'opportunità imperdibile per esplorare la bellezza e la profondità della fotografia contemporanea.
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<?xml encoding="utf-8" ?><br><div>Ultimi giorni per visitare la personale del fotografo Giorgio Boato alla Sala della Gran Guardia di piazza dei Signori a Padova.</div><div>"Lunare &egrave; la luce - Sguardi sedimentati",<em> </em>realizzata in collaborazione con l&rsquo;Assessorato alla cultura del Comune di Padova, &egrave; visitabile infatti fino a domenica 21 luglio con orario 9.30.12.30, 16.00-19.00. La mostra propone una selezione di due progetti fotografici il cui fil rouge &egrave; il &ldquo;tempo sospeso&rdquo;.</div><div>&nbsp;</div><div>&ldquo;Lunare &egrave; la luce&rdquo; &egrave; il primo progetto che si compone di due sezioni: la prima dedicata alla luna, con cui il fotografo gioca in una ricerca di improbabili accostamenti, suggestive coincidenze e vere e proprie alchimie fotografiche, che escono dal tempo. La seconda dedicata ai &ldquo;ponti veneziani&rdquo; immortalati durante il tempo delle zone rosse a arancio della pandemia, quando l&rsquo;affollata Venezia viveva di inediti silenzi inframmezzati dal garrito dei gabbiani, di acqua ferme e trasparenti svuotate dalla presenza di imbarcazioni.</div><div>Il &ldquo;ponte&rdquo; &egrave; l&rsquo;elemento architettonico e urbanistico scelto per raccontare uno spazio-tempo surreale, ma realmente vissuto. La scelta del bianco e nero per &ldquo;i ponti veneziani&rdquo; sottolinea ulteriormente il &ldquo;tempo sospeso&rdquo; di quel momento, che vedeva svuotati calli, campi, campielli e ponti, isolandoli in una situazione del tutto inedita e appunto &ldquo;lunare&rdquo;, portandola fuori dal tempo e dalla storia e rendendola contemporaneamente presente.</div><div>&nbsp;</div><div>Nella sezione &ldquo;Lunare &egrave; la luce&rdquo; foto in bianco e nero e foto a colori si alternano in un&rsquo;esposizione che viaggia prevalentemente nella dimensione del piccolo formato (10x15 cm), creando finestre che fermano il tempo e aprono l&rsquo;immaginazione, il pensiero, l&rsquo;evocazione, il ricordo. Un puzzle di luci, ombre, chiaroscuri, simboli. Lunare &egrave; la luce&rdquo; foto in bianco e nero e foto a colori si alternano in un&rsquo;esposizione che viaggia prevalentemente nella dimensione del piccolo formato (10x15 cm), creando finestre che fermano il tempo e aprono l&rsquo;immaginazione, il pensiero, l&rsquo;evocazione, il ricordo. Un puzzle di luci, ombre, chiaroscuri, simboli.</div><div>&nbsp;</div><div>Il secondo progetto &ndash; &ldquo;Sguardi sedimentati&rdquo; &ndash; vede protagonista la persona, e in particolare lo sguardo: sono ritratti, realizzati al buio quasi totale o in penombra, i cui sguardi velati rimandano al reale, ma sono in realt&agrave; &ldquo;senza tempo e fuori dall&rsquo;istante&rdquo;, in quanto frutto della sedimentazione/fusione creata dalla posa lunga, di 30 secondi. Questo progetto comprende fotografie di pi&ugrave; grande formato che reinterpretano, per tecnica ed esposizione, quello che agli albori della fotografia era una necessit&agrave;, ossia l&rsquo;utilizzo di pose con tempi molto lunghi. L&rsquo;esito finale &egrave; una sorta di sedimentazione di progressive velature, trasfigurando la somma di istanti reali sovrapposti in un tempo &ldquo;aggiunto&rdquo;, che non esiste. I soggetti sono uomini e donne in cui lo sguardo &egrave; il luogo di sintesi di questo tempo inesistente.</div><div>&nbsp;</div><div>&nbsp;</div><div><strong>Giorgio Boato, </strong>fotografo - fotoreporter</div><div>Veneziano di nascita, padovano di adozione, inizia a &ldquo;scattare&rdquo; a 11 anni e da allora non ha pi&ugrave; smesso, facendo della fotografia non solo la sua passione, ma il suo mestiere: dal reportage alla cronaca, dal ritratto all&rsquo;architettura, dai beni culturali al tessile&hellip;<br>
Ha iniziato a collaborare con il Gazzettino e Gente veneta, quindi per 26 anni ha lavorato per il quotidiano nazionale Avvenire, spaziando dalla cronaca alla cultura, curando in particolare la ritrattistica di personalit&agrave; della cultura e della Chiesa.<br>
Le sue foto sono state pubblicate inoltre su Donna Moderna, Gente Money, Oggi, L&rsquo;unit&agrave;, Il Giornale, La Nuova Venezia, La Difesa del popolo, La Vita del popolo, Messaggero sant&rsquo;Antonio, Il Santo dei Miracoli, Famiglia cristiana, La Repubblica, Topolino, Blick (Svizzera); Bild Zeitung (Germania).<br>
Fotografie di Giorgio Boato appaiono in cataloghi e volumi d&rsquo;arte, copertine e quarte di copertine di libri e in intere campagne fotografiche museali.<br>
Quella alla Sala della Gran Guardia &egrave; la prima personale a Padova. In precedenza il fotografo ha esposto a Venezia all&rsquo;interno degli eventi culturali in partecipazione - Beteiligung con il Padiglione Austriaco Austria at the Venice della Biennale Architettura 2023 e a Villorba (Tv) nello spazio che ospita mostre ed eventi culturali della libreria Lovat.</div>

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89814

Comunicato stampa: straordinario successo per la grande mostra dedicata a Monet a Padova

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Descrizione breve
Un viaggio immersivo nell'arte impressionista che ha affascinato migliaia di visitatori.
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<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Si &egrave; conclusa ieri, con un risultato eccezionale, la mostra dedicata a Monet al Centro Culturale Altinate, San Gaetano di Padova.</p><div>Qualche numero:</div><ul>
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<div>184.594 visitatori.</div>
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<div>400 scolaresche provenienti da tutta Italia per un totale di circa 10.000 alunni.</div>
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<div>1700 gruppi prenotati, provenienti da ogni zona d&rsquo;Italia (75% con particolare riferimento a Piemonte, Lombardia, Marche, Campania e Toscana) e dall&rsquo;estero (25% con prevalenza da Austria, Francia, Germania e Svizzera).</div>
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<div>2000 visite guidate</div>
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</ul><div>I 60 capolavori di Monet, tra cui glicini e ninfee, ponti giapponesi, iris e paesaggi londinesi, tutti provenienti dal Mus&eacute;e Marmottan Monet di Parigi, hanno emozionato in questi mesi migliaia di visitatori. Le lunghissime e incessanti code non sono certo passate inosservate.</div><div>&nbsp;</div><div>Un esito molto importante per la Citt&agrave; di Padova e per Arthemisia, che dichiara: &ldquo;<em>Le nostre aspettative si attestavano intorno ai 110-120.000 visitatori al massimo, non ci aspettavamo un tale entusiasmo &ndash; </em>dice Iole Siena, Presidente di Arthemisia -<em>&nbsp;Entusiasmo confermato non solo dai numeri, ma anche da migliaia di commenti dei visitatori, che traboccano di emozioni, gioia, ringraziamenti. Credo &ndash; </em>continua Iole Siena<em> &ndash; che il successo sia legato per il 50% alle opere esposte e per l&rsquo;altro 50% all&rsquo;attenzione maniacale che mettiamo nella cura di ogni visitatore della mostra, nel nostro impegno incessante a fornire ogni strumento per capire l&rsquo;arte, per imparare e, perch&eacute; no, anche per divertirsi guardando le mostre. Quando progettiamo una mostra, non pensiamo agli storici dell&rsquo;arte, che gi&agrave; sanno, ma a chi non sa, ai bambini, alle persone che non hanno fatto studi specialisti, a tutti insomma. Penso che la ragione del successo delle nostre mostre sia questa</em>&rdquo;.</div><div>&nbsp;</div><div>L&rsquo;assessore alla cultura e al turismo Andrea Colasio sottolinea: &ldquo;<em>Si tratta di un record assoluto per la nostra citt&agrave;: la mostra pi&ugrave; visitata in assoluto al Centro Culturale Altinate San Gaetano e una delle pi&ugrave; visitate a Padova negli ultimi anni. Numeri che mostrano ancora una volta come avere una strategia ben chiara premia. Abbiamo investito sul San Gaetano per la valorizzazione culturale e la promozione turistica e questa mostra ci conferma come l&rsquo;aver allestito questo spazio per le grandi mostre internazionali ha portato Padova ad essere una delle citt&agrave; pi&ugrave; dinamiche a Nord Est per quanto riguarda questi eventi. Tra le maggiori ricerche effettuate sul sito turismopadova.it negli ultimi mesi troviamo, oltre all&rsquo;Urbs Picta, proprio la mostra con i capolavori di Monet, a dimostrazione del grande richiamo turistico avuto. Ringrazio Arthemisia e la presidente Iole Siena, oltre che la direzione del Mus&eacute;e Marmottan Monet di Parigi, che ci ha permesso di celebrare a Padova i 150 anni dalla prima mostra parigina che sanc&igrave; un importante punto di svolta nell&rsquo;arte con la nascita del movimento Impressionista</em>&rdquo;.</div><div>&nbsp;</div><div>La mostra "Monet. Capolavori dal Mus&eacute;e Marmottan Monet, Paris", &egrave; stata promossa dal Comune di Padova, prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con il Mus&eacute;e Marmottan Monet di Parigi ed &egrave; stata curata da Sylvie Carlier, curatrice generale del Mus&eacute;e Marmottan Monet, con la co-curatela della storica dell'arte Marianne Mathieu e l'assistente alla curatela del Mus&eacute;e Marmottan Monet Aur&eacute;lie Gavoille.</div><div>&nbsp;</div><div>La mostra ha visto come sponsor Generali Valore Cultura e AcegasApsAmga, media partner La Repubblica, special partner Ricola e mobility partner Freccia Rossa Treno Ufficiale.</div><div>Catalogo edito da Skira.</div><div>&nbsp;</div><div>Immagini scaricabili al seguente link &gt; <a href="https://bit.ly/MONET_PADOVA&quot; id="LPlnk615936" rel="noopener noreferrer">https://bit.ly/MONET_PADOVA</a></div&gt;

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89780

Conferenza stampa: Nuovi cestini per la raccolta differenziata installati nei musei e nei siti culturali cittadini

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Un passo avanti verso un turismo sostenibile e responsabile nella valorizzazione del patrimonio culturale.
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<?xml encoding="utf-8" ?><br><div>Nuovi cestini per la raccolta differenziata installati nei musei e nei siti culturali cittadini da Comune e AcegasApsAmga. L'iniziativa verr&agrave; presentata in conferenza stampa</div><div>&nbsp;</div><div><strong>marted&igrave; 16 luglio ore 11:30</strong></div><div><strong>ingresso di Palazzo della Ragione</strong></div><div>&nbsp;</div><div>Saranno presenti:</div><ul>
<li>Andrea Ragona, assessore all'ambiente</li>
<li>Andrea Colasio, assessore alla cultura</li>
<li>Massimo Buiatti, direttore Servizi Ambientali di AcegasApsAmga</li>
</ul>

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89779

Comunicato stampa: coabitazione intergenerazionale, si riparte

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Descrizione breve
Un nuovo progetto per favorire l'incontro tra generazioni e promuovere la solidarietà sociale.
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<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Il Comune di Padova promuove la seconda edizione del progetto di coabitazione intergenerazionale, per continuare ad offrire una soluzione all&rsquo;aumento delle richieste di locazione a costi sostenibili da parte di studenti e studentesse fuori sede.</p><div>L&rsquo;iniziativa &egrave; stata avviata sperimentalmente nell&rsquo;estate 2023, a partire da un tavolo di lavoro condiviso dal Comune in collaborazione con l&rsquo;Universit&agrave; degli Studi di Padova, Esu e le parti sociali, e ha portato a formalizzare cinque esperienze di coabitazione.</div><div>&nbsp;</div><div><strong>Sono ora aperte fino al 31 agosto</strong> le candidature per cittadini over 65 disponibili a ospitare e studenti e studentesse fuori sede in cerca di un alloggio per il prossimo anno accademico. La domanda di partecipazione deve essere inviata tramite l&rsquo;apposito modulo online, disponibile sul sito <a href="http://www.progettogiovani.pd.it/&quot; id="OWAd9f564d4-e689-be77-fdbd-0855627ecfec" rel="noopener noreferrer" target="_blank">www.progettogiovani.pd.it</a>.</div><div>&nbsp;</div><div>Per maggiori informazioni o per ricevere un supporto alla compilazione, &egrave; attivo uno sportello dedicato presso l&rsquo;ufficio Progetto Giovani, al secondo piano del Centro Culturale Altinate/San Gaetano. Lo sportello &egrave; attivo dal luned&igrave; al venerd&igrave; dalle 9:00 alle 13:30, il gioved&igrave; anche nel pomeriggio dalle 15:30 alle 18:00. Lo sportello &egrave; sospeso dal 5 al 18 agosto.</div><div>&nbsp;</div><div>LE TAPPE DEL PROGETTO</div><div>La fase di ricognizione permette di incrociare le disponibilit&agrave; dei proprietari con le richieste degli studenti e formulare le prime proposte di abbinamento. Seguir&agrave; un colloquio conoscitivo con i partecipanti selezionati per l&rsquo;avvio dell&rsquo;iter amministrativo che porter&agrave; alla sottoscrizione di regolari contratti di locazione, definiti con la consulenza delle associazioni di settore (Sunia, Sicet, ecc.)</div><div>Scegliendo di fare un&rsquo;esperienza di coabitazione, entrambe le parti si impegnano ad accettare il regolamento proposto dal gruppo di progetto, partecipare agli incontri di monitoraggio e proporre soluzioni utili al perfezionamento dell&rsquo;iniziativa. Non si tratta infatti di un rapporto di tipo assistenziale, ma di un patto intergenerazionale tra la popolazione studentesca e i cittadini di Padova over 65. La convivenza deve essere condotta in spirito di solidariet&agrave;, condivisione e tolleranza e costituisce un incontro di esperienze reciprocamente arricchenti e di grande valore umano.</div><div>&nbsp;</div><div>LA PRIMA EDIZIONE</div><div>Lo scorso aprile, a conclusione della prima edizione del progetto, &egrave; stato presentato un report pubblicato nella collana &ldquo;Le Lenti&rdquo; del centro studi Frame128. Il documento ha messo in evidenza l&rsquo;impatto e i benefici di questa forma di convivenza, che unisce diverse generazioni sotto lo stesso tetto. L&rsquo;introduzione del report &egrave; stata curata da Alessandro Rosina, Ordinario di demografia all&rsquo;Universit&agrave; Cattolica di Milano.</div><div>&nbsp;</div><div>Il <strong>demografo Alessandro Rosina</strong>&nbsp;sottolinea: &ldquo;Il progetto Coabitazione intergenerazionale (&hellip;) si pone al centro di due sfide vitali per le citt&agrave; nelle societ&agrave; mature avanzate: quella di essere attrattive verso le nuove generazioni e quella di rafforzare il benessere relazionale dei cittadini di tutte le et&agrave;, promuovendo quindi in modo sistemico il capitale umano e il capitale sociale&rdquo;.</div><div>La sperimentazione ha avuto risonanza nazionale, anche grazie alla trasmissione &ldquo;Caro Marziano&rdquo;, il programma di Pif in onda su Rai 3: nella puntata trasmessa lo scorso 16 febbraio, ha intervistato la signora Maurizia Galuppo, che ha messo a disposizione una stanza all&rsquo;interno della sua casa, e Caterina Galizian, studentessa diciottenne arrivata a Padova per cominciare gli studi di Biologia all&rsquo;Universit&agrave;. La puntata &egrave; ancora disponibile su Rai Play e pu&ograve; essere uno spunto utile per chi &egrave; incuriosito e vuole scoprire lo spirito del progetto.</div><div>&nbsp;</div><div><strong>Pietro Bean, consigliere</strong> <strong>delegato alle Politiche giovanili</strong> dichiara: <em>&ldquo;La sperimentazione dello scorso anno ci ha permesso di individuare punti di forza e criticit&agrave; del progetto, che sono stati tenuti in considerazione nella riformulazione della proposta per questa seconda edizione. &Egrave; un passo in pi&ugrave; per mettere a regime un&rsquo;esperienza innovativa, che consente di mettere al centro le persone e rafforzare le reti sociali e di solidariet&agrave;, oltre ad offrire una risposta concreta all&rsquo;emergenza abitativa che devono fronteggiare studenti e studentesse fuori sede che arrivano in citt&agrave;&rdquo;.</em></div><div>&nbsp;</div><div>Per informazioni:&nbsp;sito&nbsp;<a href="http://www.progettogiovani.pd.it/&quot; id="OWAd9f564d4-e689-be77-fdbd-0855627ecfec" rel="noopener noreferrer" target="_blank">www.progettogiovani.pd.it</a>&nbsp;- email&nbsp;<a href="mailto:coabitazione@comune.padova.it">coabitazione@comune.padova.it</a>…;- cell. 353 4400169</div><div>&nbsp;</div><div>&nbsp;</div><div><br>
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89778

Conferenza stampa: Nonne venete in Piazza della Frutta

Descrizione breve
Un'iniziativa per celebrare la tradizione e la cultura delle nonne venete nel cuore di Padova.
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<?xml encoding="utf-8" ?><br><div>L'evento &ldquo;Nonne venete in Piazza della Frutta", ideato da APPE in collaborazione e con il contributo dell&rsquo;Assessorato alle Attivit&agrave; produttive e Commercio e con il patrocinio del Comune di Padova, verr&agrave; presentato in conferenza stampa</div><div>&nbsp;</div><div><strong>luned&igrave; 15 luglio ore 12:15</strong></div><div><strong>Sala Bresciani Avarez &ndash; Palazzo Moroni</strong></div><div>&nbsp;</div><div>Saranno presenti:</div><ul>
<li>Antonio Bressa, assessore alle attivit&agrave; produttive e commercio&nbsp;</li>
<li>Vincenzo Allegra, vice presidente APPE&nbsp;</li>
<li>Francesco Baruto (in arte Barutz), ideatore dell&rsquo;evento</li>
</ul>

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89757