Procedura valutativa tramite progressioni interne istruttore messo comunale
Saldi estivi 2024
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>La <a href="https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleGroupId=10713&a… Veneto</a> ha approvato il calendario delle vendite di fine stagione estiva (c.d. saldi) per il 2024, che si svolgeranno <strong>dal 6 luglio al 31 agosto 2024.</strong><br>
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In conformità alla vigente disciplina non possono essere svolte vendite promozionali nei trenta giorni antecedenti all'inizio dei saldi.</p>
Procedura valutativa tramite progressioni interne n. 3 posti di istruttore amministrativo contabile
Procedura comparativa tramite progressioni interne n. 4 posti di istruttore amministrativo contabile
Comunicato stampa: dichiarazione del Sindaco in relazione al dibattito in corso e alle proposte relative all’ hub logistico di Alì
<?xml encoding="utf-8" ?><br><div><em>"Perseguire l’interesse pubblico, trovare il corretto equilibrio tra il legittimo interesse privato delle nostre aziende e le esigenze inderogabili della collettività, rispettare le linee guida programmatiche assunte con la città, accompagnare uno sviluppo sostenibile di cui una Padova che cresce ha bisogno, fare al contempo e con rigore lo sforzo di continuare la nostra attività amministrativa in un solco di forte attenzione per l’ambiente e per il nostro territorio, che resta una delle chiavi fondamentali per interpretare il futuro di Padova.</em></div><div> </div><div><em>Sono questi gli elementi fondamentali che ho e abbiamo cercato di tenere insieme nel percorso in merito all’hub logistico di Alì e non è stato certo un lavoro semplice perché, pur negli sforzi indubbi di sostenibilità progettuale compiuti dall’azienda l’opera è comunque rilevante per dimensioni, e perché quando si media per far incontrare in modo alto e virtuoso temi diversi, si incontrano sempre delle complessità.</em></div><div> </div><div><em>Da questo punto di vista, avere nella maggioranza posizioni anche diverse e critiche è stata per me una ricchezza, come altre volte in passato su nodi rilevanti. La discussione interna aiuta a trovare sintesi più avanzate e spinge a immaginare soluzioni adeguate. Si tratta della fatica della politica, del ruolo della politica, del ruolo del Consiglio Comunale e affrontare questa complessità per uscire con idee migliori anche a fronte di chi pone criticità per me non è mai stato un problema né tanto meno un fastidio.</em></div><div> </div><div><em>All’esito di questa discussione necessariamente complessa, che peraltro vede posizioni e punti di vista articolati sia in maggioranza che in opposizione, arrivo oggi a formulare una serie di proposte e considerazioni che sono frutto di quello che ho potuto raccogliere da ciascuno.</em></div><div> </div><div><em>Il primo tema è il suolo e il suo consumo, un tema centrale anche nel nostro programma elettorale. Immaginare che una città dalla vocazione anche industriale come Padova, non evolva è illusorio e aver tolto col piano degli interventi 4 milioni di metri quadri di superfici già immediatamente edificabili ci ha spinto a una riflessione in più, secondo il principio di avere un saldo zero per quanto riguarda il terreno impermeabilizzato e la salvaguardia dei servizi ecosistemici nel sistema cittadino.</em></div><div> </div><div><em>Uno dei punti qualificanti del programma elettorale sul quale ci siamo presentati ai padovani era la rigenerazione della Caserma Romagnoli, un vuoto urbano da tempo sottratto all’uso pubblico. Questo spazio ha in sé numerosi ettari di cementificazione ed edificazioni oggi completamente degradate. Vogliamo espropriarlo ad Invimit, la società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che gestisce e valorizza i beni immobiliari pubblici in dismissione, con cui c’è già stata una approfondita discussione, per farne un grande parco urbano a disposizione di tutte e tutti, e collegato a tutta la città con le linee tranviarie che stiamo costruendo.</em></div><div> </div><div><em>Si tratta di una grande area di circa 150 mila metri quadri, con 8 ettari netti di suolo cementificato che vogliamo depavimentare integralmente, bonificare e rinaturalizzare con una forte attenzione alla biodiversità tramite un progetto già studiato dal nostro Settore Verde, Parchi e Agricoltura Urbana. Si tratta del più grande progetto di depavimentazione e soprattutto rinaturalizzazione mai fatto in Italia e ci porterebbe pressoché a pareggiare completamente l’impatto sul consumo di suolo prodotto dall’intervento dell’hub logistico, per altro producendo un’opera pubblica e ambientale di grande interesse sociale che resterà per sempre patrimonio di tutti.</em></div><div> </div><div><em>Questo apre anche le porte a un principio valido anche in futuro per una città che non rinuncia certo a svilupparsi e a trasformarsi ma nel rispetto delle sue risorse ambientali: una città aperta a chi intraprende, ma dove il tema di ripristinare il suolo che si consuma è un cardine.</em></div><div> </div><div><em>Il nuovo grande parco pubblico sarà di oltre 14 ettari complessivi e dialogherà col parco Brentella che gli è adiacente. La cubatura già autorizzata e oggi diffusamente presente nel terreno di proprietà della società statale una volta che sarà nelle disponibilità del Comune e delle scelte del Consiglio Comunale, sarà concentrata in un area marginale e ben delimitata, per svilupparla in maniera meno impattante e preferibilmente in altezza, magari immaginando di vincolarla a edilizia convenzionata per venire incontro a giovani e categorie svantaggiate.</em></div><div><em>Nel parco salveremo e ristruttureremo due piccoli edifici per fare doverosa memoria del fatto che quello fu un campo di concentramento e detenzione in epoca fascista che vide le sofferenze e gli atti eroici di figure chiave della liberazione come quella di Padre Placido Cortese.</em></div><div> </div><div><em>Questo il primo pilastro su cui vorrei costruire l’equilibrio di interessi con l’opera necessaria ad Alì nell’orizzonte del pubblico interesse. Ma non è tutto.</em></div><div><em>Dobbiamo avere attenzione anche per la comunità di Camin e di Granze per questo ci impegniamo a costruire una ciclabile che unisca Granze di Camin a Ponte San Nicolò, partendo dal centro del quartiere attraverso via Messico e via Dante Alighieri per assicurare un collegamento sicuro per biciclette e pedoni.</em></div><div> </div><div><em>Ci impegniamo inoltre a riqualificare l’area di via Piva a Granze tramite la demolizione del vecchio edificio di proprietà comunale al fine di ampliare il giardino attiguo, renderlo più accogliente e ricavare alcuni stalli in materiale drenante a servizio dell’asilo, della parrocchia, della fermata dei mezzi pubblici.</em></div><div> </div><div><em>Prevediamo una piazza per il centro di Camin tra via Vigonovese e via Puglie, espropriando l’area del distributore di carburante esistente. Oltre a creare un luogo identitario e di aggregazione, il progetto punta a bonificare l’area con verde pubblico e superfici permeabili.</em></div><div> </div><div><em>Abbiamo inoltre già avviato un concreto percorso col Comune di Saonara affinché non sia attuata la potenziale capacità di espansione industriale - collocata a ridosso del confine del Comune di Padova- e all’area interessata all’intervento dell’hub logistico di Alì, trovando gli strumenti di livello provinciale e sovracomunale per dare corso a questo obiettivo.</em></div><div> </div><div><em>Devo inoltre registrare con grande soddisfazione che Alì ci ha comunicato formalmente che tutte le numerose nuove assunzioni previste a fronte della progettualità proposta saranno a tempo indeterminato, una modalità che garantisce anche il fronte della serenità delle maestranze, tema molto importante quando si parla di produrre uno sviluppo buono anche nei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.</em></div><div><em>Questa discussione ci pone anche un altro focus più generale di assoluta importanza che c’entra molto col benessere futuro di chi abita la zona e sarà uno dei temi dei prossimi anni su cui garantire grande impegno. E’ tempo di avviare una nuova fase di rigenerazione della nostra zona industriale (di cui Alì è solo un piccolo frammento). Padova ha una zona industriale grande, che ha dato ricchezza e opportunità alla città ma che è figlia dell’urbanizzazione degli anni 50 e va ripensata in chiave di competitività, ma soprattutto adeguata ai migliori standard di sostenibilità ambientale. E’ un lavoro che viaggia su più direzioni che vanno tenute assieme. Servono adeguati strumenti urbanistici per le nuove trasformazioni di lotti e capannoni che devono tutte avvenire migliorando l’impronta ambientale. Dobbiamo avviare un’azione sistematica di riconversione delle pavimentazioni a partire da strade e parcheggi restituendo permeabilità al suolo. Dobbiamo organizzare un uso e una produzione ottimale dell’energia rinnovabile. Il tutto per giungere anche a un miglioramento complessivo della qualità di vita di chi là ci lavora o vive e a un abbattimento tangibile dell’isola di calore. Da parte mia l’impegno con Giunta, consigliere e consiglieri ad avviare questo lavoro nel concreto.</em></div><div> </div><div><em>Concludendo, Alì è una grande realtà del nostro territorio, un’impresa storica, forte, che per più di 50 anni ha generato benessere per la nostra comunità e che ha sempre mostrato una forte responsabilità sociale di impresa, partecipando attivamente e concretamente alla vita di Padova con numerosissime iniziative a sostegno del nostro tessuto associativo e di volontariato in ogni campo.</em></div><div><em>E’ compito della politica trovare le giuste ed equilibrate condizioni perché possa salvaguardare la sua padovanità proseguendo nel suo percorso industriale. Per queste ragioni, ma soprattutto per provare a scrivere assieme con Alì e anche con tutte le categorie economiche della città una pagina positiva che possa lasciare in maniera permanente opere importanti che potranno essere ricordate anche come il frutto di un dialogo positivo tra il pubblico e una tra le più significative realtà d’impresa cittadina, chiediamo uno sforzo in più come già l’azienda si è detta disponibile a fare in una delle sue comunicazioni.</em></div><p><em>Nei prossimi giorni avvierò un dialogo costruttivo per raggiungere l’obiettivo di una soluzione positiva che coniughi con buon senso le richieste del Consiglio Comunale che è l’organo sovrano, il pubblico interesse generale della nostra comunità cittadina, la legittima volontà dell’azienda di proseguire con successo le sue attività anche a beneficio dei collaboratori e del nostro territorio".</em></p>
Concorso per l'assunzione di n. 18 istruttori amministrativo-contabili
Ricerca educatrici ed educatori asilo nido per centri estivi
<?xml encoding="utf-8" ?><br><div>Il Comune di Padova cerca educatrici ed educatori asilo nido da assumere a tempo determinato per i centri estivi, <strong>dal 28 giugno al 26 luglio 2024</strong>.</div><div>Chi è interessato deve compilare ed inviare il modulo di domanda pubblicato nella pagina "<a href="https://www.padovanet.it/informazione/selezione-la-formazione-di-un-ele… per formazione di un elenco integrativo delle graduatorie per educatore asilo nido</a>".</div><div> </div><div> </div><div><br>
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Comunicato stampa: dal 28 aprile al 1° maggio torna a Padova “l’Europa in Prato”
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>L’edizione di quest’anno sarà la XIX e, grazie ad un calendario favorevole, si snoderà attraverso ben quattro giorni (da domenica 28 aprile a mercoledì 1° maggio dalle 9 alle 23:30 circa) a dimostrazione che “ciò che piace diventa tradizione”.</p><p>E in effetti “L’Europa in Prato”, la manifestazione organizzata da FIVA (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) Confcommercio nazionale e da FIVA Ascom Padova, con il patrocinio del Comune di Padova, Assessorato al Commercio ed Attività produttive in collaborazione con Camera di Commercio di Padova e Venicepromex, è diventata tradizione proprio perché continua a richiamare, in Prato della Valle, una delle piazze più grandi d’Europa, centinaia di migliaia di persone.</p><p> “L’Europa in Prato <strong>– </strong>dichiara il presidente Confcommercio Ascom Padova Patrizio Bertin - è una manifestazione che ha dimostrato di essere molto attrattiva e che, sotto il profilo delle presenze, porta a Padova numeri importanti. Abbiamo notizia che gli alberghi in città, ma anche quelli della cintura e oltre sono tutti pieni. Ovviamente è il ponte del 1° maggio a fare da traino, ma al turista che viene a Padova per il suo richiamo culturale, offrire anche una manifestazione di tale portata significa promuovere in modo intelligente e diversificato il nostro territorio. E’ questo ciò che Confcommercio Ascom Padova intende per “sinergia”: mettere assieme istituzioni, associazioni di categoria e operatori per fare di Padova una grande destinazione turistica”.</p><p>L’Europa in Prato”, è una grande fiera mercato a ingresso gratuito in cui trovare street food, artigianato e prodotti tipici, con espositori provenienti da ogni parte del mondo. L’idea che anima l’evento è far incontrare gli operatori italiani ed europei con il consumatore padovano. In percentuale, nel mercato europeo, i banchi di provenienza estera costituiscono il 70%, mentre i rappresentanti delle specificità regionali italiane il rimanente 30%. Sotto il profilo merceologico si evidenzia un equilibrio tra banchi alimentari e settore non alimentare.</p><p>“Il ritorno de L’Europa in Prato, a cavallo tra aprile e maggio, è uno degli appuntamenti più classici ed apprezzati che Padova propone nel corso dell’anno <strong>– </strong>spiega il presidente FIVA Confcommercio Ascom Padova Ilario Sattin - e ritorna in grande stile perché il numero degli operatori, circa 150, è significativo, come significative sono le presenze: un mix quanto mai vario e qualificato che porta a Padova operatori dall’Italia, dall’Europa e dal mondo. Il tutto con l’obiettivo di perpetuare l’immagine di una città che, grazie alla sua Università, è tradizionalmente aperta ai popoli”.</p><p>A “L’Europa in Prato” si potrà pranzare e cenare ed acquistare prodotti assolutamente tipici ed unici. Si potranno degustare quindi i famosi waffels dal Belgio, le minicrepes olandesi, il pandolce dalla Repubblica Ceca, i churros spagnoli ma anche i confetti di Avola e i classici wurstel tedeschi, gli arancini siciliani, la carne argentina alla griglia, la paella valenciana e catalana, le specialità gastronomiche dal Messico e dal Brasile, le specialità alimentari tipiche toscane, abruzzesi, umbre, piemontesi e pugliesi. In Prato della Valle si potrà acquistare anche oggettistica di qualità, come ceramiche, bigiotteria, gadget irlandesi, spezie dal mondo, cosmetici naturali, stampe e quadri pop-art, articoli per la bicicletta, fiori secchi e piante.</p><p>Per la prima volta sarà presente anche la Scozia con i suoi kilt a rappresentare i diversi clan.</p><p>“Grazie a questa grande manifestazione ogni anno Prato della Valle diventa un crocevia di sapori e tradizioni che attira tantissime persone - ricorda l’assessore alle attività economiche<em> -</em> la nostra idea di città è un luogo in grado di offrire eventi a 360 gradi come accadrà durante il ponte che arriva fino al primo maggio, nel quale alle attrazioni della città d’arte si affiancherà un evento in grado di riempire e animare la nostra piazza più grande, da sempre votata ai grandi eventi del commercio. Ringrazio quindi Ascom Confcommercio Padova per l’impegno che si rinnova di anno in anno e arricchisce il calendario di eventi cittadini con questo appuntamento tanto atteso e vissuto dai padovani e non”.</p><div> </div>