Comunicato stampa: "Esami di recupero: ti stai preparando in tempo?" A luglio, Progetto Giovani propone un laboratorio sul metodo di studio per gli studenti delle scuole superiori
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Martedì 11 luglio 2023, dalle ore 15:00 alle 16:00, l’ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova organizza un laboratorio dedicato a chi si sta preparando a sostenere gli esami di recupero, con l’obiettivo di proporre strategie efficaci per mantenere motivazione e organizzazione. L’attività è rivolta a ragazze e ragazzi iscritti alla scuola secondaria di secondo grado, impegnati ad affrontare lo studio estivo.</p><p>L’incontro si svolge negli spazi dell’ufficio, al secondo piano del Centro Culturale Altinate San Gaetano.<br>
La partecipazione è gratuita ma i posti sono limitati, pertanto è necessaria l’iscrizione attraverso il modulo online disponibile sul sito <a href="https://www.progettogiovani.pd.it/" id="LPNoLPOWALinkPreview" rel="noopener noreferrer" target="_blank" title="https://www.progettogiovani.pd.it/">www.progettogiovani.pd.it</a>.</p><… laboratorio</strong></p><p>Il laboratorio è pensato per studentesse e studenti che si trovano in difficoltà ad affrontare lo studio estivo. Vengono approfonditi i temi della gestione del tempo e dell’organizzazione autonoma delle attività, per mantenere alta la motivazione e indirizzare al meglio le proprie energie. I partecipanti sono invitati portare con sé i programmi d’esame, per poter lavorare concretamente sull’organizzazione del proprio carico di studio.</p><p>Il laboratorio è condotto da Christopher Cossovel, psicologo dello sviluppo e dell’educazione e vicepresidente dell’associazione Centro studi Aspera, che si occupa di promozione del benessere scolastico attraverso percorsi di metodo di studio, gestione dell’ansia e della procrastinazione e gruppi psicologici di benessere relazionale e personale.</p>
Comunicato stampa: in Gran Guardia la mostra fotografica Clorofilla. Ritratti dell’universo vegetale di Ioannis Schinezos
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<img src="/sites/default/files/images/clorofilla.jpg" class="figure-img img-fluid">
</figure><br><p>La sala della Gran Guardia, in piazza dei Signori a Padova, ospiterà fino al 6 agosto la mostra Clorofilla. Ritratti dell’universo vegetale, del fotografo Ioannis Schinezos. La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Padova, sarà inaugurata venerdì 7 luglio, alle ore 18:30, e rimarrà aperta, a ingresso libero, fino al 6 agosto 2023, dal martedì alla domenica, con orario: 09:30-12:30 e16:00-19:00; chiuso il lunedì. </p><p>Le trentatré fotografie esposte appartengono a un ciclo avviato dall’autore nel 2015, che ha come soggetto l’universo vegetale. Le piante sono ritratte – da qui il sottotitolo –, con inquadrature strette, mirando soprattutto a interpretarle più che a documentarle, con un processo che talvolta arriva ai confini dell’astrattismo. Tecnicamente, la maggior parte delle opere esposte è ripresa con fotocamere digitali, a colori, e successivamente convertita in un rigoroso bianco e nero. Molte delle fotografie in mostra sono state esposte in gallerie d’arte, premiate in prestigiosi concorsi internazionali e alcune appartengono a collezioni private. Per tanti anni Ioannis Schinezos ha collaborato con riviste di giardinaggio, riprendendo orti botanici e giardini di ville storiche, in Italia e all’estero; queste fotografie provengono in parte da quei lavori, mentre altre sono state scattate in ambienti naturali di diverse parti del mondo. Tra i fotografi naturalisti, la ripresa delle piante è considerata figlia di un Dio minore, poco <em>eroica</em>. I soggetti sono lì, immobili, ed è sufficiente inquadrare e premere il pulsante della fotocamera; non occorrono obiettivi particolarmente potenti e nemmeno capanni e lunghe attese. Nulla di più falso. Le piante presentano numerosi problemi in fase di ripresa e di post-produzione e il risultato di un approccio banale sarà un’immagine scialba, senza anima, poco creativa e significativa, che non saprà suscitare emozione nell’osservatore. Una curiosità: le stampe esposte non sono accompagnate dalle didascalie e ciò per rendere i soggetti in qualche modo <em>misteriosi</em>, per spogliarli della loro natura di soggetto, portandoli a un livello più elevato e sofisticato, ossia a immagine. Spiazzando lo sguardo dell’osservatore, sono opere che in un certo senso si propongono come <em>aperte</em>, ovverosia leggibili in molti modi diversi. Ogni fruizione diviene così una interpretazione, poiché in essa l’opera rivive in una prospettiva originale. </p><p>"<em>Per opera aperta si intende, in senso lato, un’opera d’arte, la cui identità estetica, formale o materiale non è definita una volta per tutte, ma soggiace a fattori di variabilità che la rendono, entro limiti più o meno ampi, sempre diversa</em>"<em>. </em>(U. Eco,<em> Opera aperta, </em>1962)</p><p>Ioannis Schinezos, greco di nascita e padovano d’adozione, è fotografo professionista, pubblicista e <em>graphic designer</em> nel settore dell’editoria. Ha insegnato Fotografia naturalistica nella Facoltà di Agraria dell’Università di Padova e Fotografia scientifica a Ca’ Foscari a Venezia. Ha al suo attivo diversi libri e collabora con periodici di natura, fotografia, viaggi e scienza. È coordinatore di edizioni e art-director di Asferico, magazine ufficiale Afni (Associazione fotografi naturalisti italiani) e ne cura tutte le iniziative editoriali.</p>
Comunicato stampa: in galleria Cavour la mostra "Carezza nella fotografia dei grandi maestri"
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<img src="/sites/default/files/images/Ralph%20Gibson%20Mary%20Ellen%201967.jpg" class="figure-img img-fluid">
</figure><br><p>Nella centralissima galleria Cavour, ubicata nell’omonima piazza di Padova, è esposta la mostra "Carezza nella fotografia dei grandi maestri", a cura di Alfonso Pluchinotta. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Padova, il patrocinio della Provincia di Padova e dell’Unione Buddhista Italiana, il sostegno di “Ren Project” e il supporto organizzativo di “Medici in Strada”, sarà visitabile, a ingresso libero, fino al 30 luglio 2023, con orario: da martedì a venerdì 10:00 - 13:00 e 16:00 - 19:00; sabato 10:00 - 19:00; domenica 10:00 - 13:00; chiuso il lunedì. </p><p>Ogni vera carezza è un sussulto del pensiero, un messaggio e un enigma. Una carezza sincera potrebbe gettare un ponte tra le anime, perché la mano che accarezza risvegliando i sensi, o che accoglie in un abbraccio silenzioso, è capace di raggiungerci là dove non riescono le parole, aprirci agli altri e condurci all’idea di qualcosa di indefinito e - al tempo stesso - infinito.<br>
Il percorso espositivo, articolato in sezioni (*) e arricchito da alcune sculture a tema, da stralci di poesie, pannelli esplicativi e didascalie bi-lingue, ci presenta una selezione di immagini preziose dei maestri della fotografia, che parlano da sole e che trasmettono messaggi universali: abbiamo bisogno di incontrare gli altri, di avere contatti più reali e meno virtuali, di saper riconoscere e vivere a fondo i nostri sentimenti, di saper costruire i nostri migliori e più duraturi ricordi. </p><p>Tra i numerosi Autori esposti, provenienti soprattutto dalla Collezione Speaking Hands, ma anche da musei e da raccolte private: Manuel Alvarez Bravo<em>, </em>Cecil Beaton, Gianni Berengo Gardin, Edouard Boubat, Flor Garduno, Mario Giacomelli, Ralph Gibson, André Kertesz, Annie Leibovitz, Will Mc Bride, Inge Morath, Gill Peress, Marc Riboud, Ian Saudek, Jean-Loup Sieff ecc. </p><p>(*) Le sezioni in cui si articola la mostra sono: </p><ul>
<li>Toccare per essere toccati: la sensibilità, il piacere condiviso, la tenerezza nascono dal panorama tattile, sia esso fisico che suscitato dallo sguardo e dal pensiero. </li>
<li>Carezza – Un ponte tra le anime: la carezza è innanzitutto riconoscimento ma anche un enigma esperienziale del carattere accessibile e insieme inaccessibile dell’altro, perché rinvia all’ambiguità del toccare. </li>
<li>Tenerezza – Una passione tranquilla: una passione silenziosa, dolce, meno fuggevole delle semplici emozioni perché ci abbandona in un sottile, indescrivibile piacere. </li>
<li>Sensualità oltre le emozioni: nell’abbandono consensuale, l’abbraccio dà luogo a una reciprocità di gioia e di tenerezza in cui ciascuno avvolge l’altro, secondo un desiderio antico che ha radici nell’infanzia e nella ricerca della felicità. </li>
<li>Accoglienza/Empatia/Compassione: hanno a che vedere con l’autentica pietà che dovrebbe caratterizzare la vera umanità. <br>
<br>
</li>
</ul>
Comunicato stampa: da Nancy a Padova. Progetto Giovani accoglie una giovane stagista francese per tutto il mese di luglio
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Per tutto il mese di luglio, l’ufficio Progetto Giovani ospita Margot, giovane madrelingua francese originaria di Nancy, impegnata in uno stage presso il Comune di Padova assieme a un altro coetaneo. Il progetto rientra tra le attività promosse dall’ufficio gemellaggi, in accordo con la città di Nancy.<br>
Ogni anno, alcuni studenti francesi hanno la possibilità di svolgere un tirocinio negli uffici del nostro Comune, che mette a disposizione dei selezionati vitto e alloggio. Successivamente, i giovani padovani vengono accolti allo stesso modo dal Comune di Nancy per un mese di stage. Quest’anno saranno due studentesse del Ciels, la Scuola Superiore di Mediazione Linguistica, a intraprendere l’esperienza francese a partire da fine luglio. Questa opportunità di tirocinio, oltre a rafforzare la collaborazione e l’amicizia tra città gemelle, consente ai giovani partecipanti di migliorare la conoscenza di una lingua straniera e sviluppare competenze utili per il proprio futuro professionale. A Progetto Giovani, Margot sarà coinvolta in diverse attività di potenziamento linguistico, alcune dedicate in particolare al target 14-18 anni, altre aperte a tutto il pubblico giovanile fino ai 35 anni. La proposta è varia e cerca di andare incontro a diverse esigenze: dagli appuntamenti individuali alle conversazioni collettive, le attività prevedono la costituzione di gruppi omogenei per età e per livello di lingua, per dare modo a tutti i partecipanti di migliorare le proprie competenze linguistiche in un contesto informale e divertente. Tutte le attività sono gratuite, ma è necessaria l’iscrizione attraverso gli appositi moduli online disponibili sul sito <a href="http://www.progettogiovani.pd.it/" rel="noopener noreferrer" target="_blank">www.progettogiovani.pd.it</a>.</p><p><strong>Le attività</strong></p><p>Il laboratorio di gruppo “Conversazioni in francese” è strutturato in un ciclo di incontri di un’ora ciascuno, ognuno dei quali prevede la presentazione di un tema specifico scelto da Margot. In seguito, i partecipanti verranno coinvolti in attività di produzione orale ed esercizi di conversazione, per imparare a dialogare con una persona madrelingua. Si costituiranno due gruppi in base all’età (under 18 e over 18), a loro volta suddivisi tra livello base (A1-A2) e intermedio (B1-B2) di conoscenza della lingua. Riconfermati anche gli incontri individuali di tandem language learning, una delle attività di punta di Progetto Giovani. Si tratta di momenti di apprendimento informale, in cui i madrelingua non tengono un vero e proprio corso, bensì offrono un’occasione di scambio linguistico: durante ogni incontro, infatti, si può parlare un po’ in italiano e un po’ nella lingua straniera. Questo periodo sarà per Margot, che ha appena concluso la scuola superiore, anche un’opportunità per mettere alla prova le proprie abilità e sperimentarsi in una dimensione di autonomia che costituirà certamente un valore aggiunto al suo curriculum. L’esperienza di un tirocinio all’estero, infatti, permette di migliorare le proprie competenze professionali e personali, utili al proseguimento degli studi universitari e all’acquisizione delle qualifiche richieste dal mercato del lavoro. Non mancheranno, oltre agli impegni nell’ideazione e nello svolgimento delle attività formative, anche spazi per il tempo libero e la socialità. Grazie a un ricco calendario di incontri, presentazioni degli uffici e dei servizi del Comune e visite guidate ai musei cittadini e universitari, sarà un’occasione di conoscenza con altri coetanei e di scoperta della nostra città.</p>
Comunicato stampa: conclusa la prima edizione della Summer School sull’Unione Europea, iniziativa per promuovere l’orientamento e la cittadinanza europea tra gli under 18
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<img src="/sites/default/files/images/summer%20school.jpeg" class="figure-img img-fluid">
</figure><br><p>L’ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova e il Centro Europe Direct Padova hanno organizzato la prima edizione della Summer School “Hey EU! Connecting European Union to Youth”, che ha coinvolto a 38 giovani di età compresa tra i 16 e i 18 anni, iscritti alle classi terze e quarte di 10 istituti secondari di secondo grado della città.<br>
L’iniziativa, gratuita per tutti i partecipanti, si è svolta in formula intensiva dal 27 al 29 giugno, in varie sedi del Comune e dell’Università degli Studi di Padova. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Centro Europe Direct Venezia Veneto e con il Centro di Documentazione Europea che, all’interno dell’Università, rappresenta un punto chiave di informazione sulle istituzioni e sulle politiche dell’UE e condivide gli stessi obiettivi di avvicinamento dell’Europa ai cittadini. La collaborazione con l’ateneo cittadino è stata preziosa fin dalla fase progettuale e ha portato alla costruzione condivisa del programma delle lezioni, per cui si è scelto di valorizzare generazione più giovane di docenti, associati, dottorandi e ricercatori afferenti alla Scuola di Giurisprudenza (SdG), al Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali (Spgi), al Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DiSSGEA) e al Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari (DiSLL)</p><p>LA FORMAZIONE</p><p>I tre giorni di formazione sono stati dedicati al tema della cittadinanza europea, con l’obiettivo di avvicinare i giovani all’Unione e alle sue istituzioni e promuovere una loro più compiuta coscienza e partecipazione democratica. Sono state affrontate le priorità strategiche messe in atto dall’UE in ambito di inclusione, multiculturalismo e sostenibilità, attraverso la presentazione di politiche e pratiche europee su scala nazionale e locale. La formazione ha visto alternarsi momenti dilezione frontale e laboratori interattivi basati su metodi di apprendimento non formale. Le attività sono continuate anche fuori dalle aule, nel corso di diversi momenti conviviali e di scambio informale che hanno facilitato la conoscenza tra i partecipanti e la formazione del gruppo.</p><p>L’ORIENTAMENTO</p><p>L’iniziativa è inserita anche nel contesto dell’Anno europeo delle competenze, i cui lavori si sono ufficialmente avviati lo scorso 9 maggio, durante la Giornata dell’Europa. Oltre alla promozione e alla conoscenza dei temi europei, infatti, la Summer School si è posta l’obiettivo di favorire un primo approccio al mondo universitario, che nel giro di qualche anno questi stessi giovani potrebbero scegliere di frequentare. Con alcuni istituti scolastici, inoltre, è stata attivata una convenzione che ha permesso di far rientrare la Summer School all’interno dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (Pcto); a tutti i partecipanti, in ogni caso, è stato consegnato un attestato di partecipazione che potranno presentare a scuola, per il libero riconoscimento dell’attività</p><p>"<em>L’orientamento in uscita dalla scuola superiore è un’attività in costante evoluzione, che cambia come cambia l’università, il lavoro, le priorità e le attenzioni dei ragazzi. Proprio per questo, sperimentarne nuove forme è di vitale importanza. Permettere agli studenti e alle studentesse di vivere un’esperienza formativa estiva nei dipartimenti del nostro Ateneo, ad esempio, ha consentito loro di prendere contatto diretto con la realtà universitaria e cominciare a orientare le proprie scelte</em> - commenta Pietro Bean, consigliere comunale con delega alle Politiche Giovanili - <em>Oltre a rivolgere lo sguardo al futuro di questi giovani, ci auguriamo che l’impegno verso la promozione di una cultura europea possa avere delle ricadute immediate anche sulla loro quotidianità, rendendoli cittadini più attivi, partecipi e consapevoli.</em>"</p><p>Un primo riscontro positivo, in questo senso, è emerso fin dal questionario somministrato a studentesse e studenti a fine corso: il 100% di loro consiglierebbe l’esperienza ai propri amici. È stata evidenziata, inoltre, l’utilità delle lezioni per il miglioramento delle proprie conoscenze sull’Unione Europea e il suo funzionamento, ma anche per una maggiore consapevolezza dei propri diritti come cittadini europei. Inoltre, quasi il 70% dei partecipanti ha ritenuto utile scoprire il mondo universitario e cominciare a conoscere i corsi di laurea che trattano tematiche europee, confermando il valore dell’esperienza anche in termini di orientamento alla scelta in vista della prosecuzione degli studi post-diploma.</p>
Conferenza stampa: presentazione dei lavori di restauro delle facciate di Palazzo “Hospitium Angeli” in piazza Insurrezione, sede del Gabinetto di Lettura e del progetto di rilancio dell’antica associazione culturale
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>La presentazione dei lavori di restauro delle facciate di Palazzo “Hospitium Angeli” in piazza Insurrezione, sede del Gabinetto di Lettura, e del progetto di rilancio dell’antica associazione culturale in conferenza stampa</p><p><strong>mercoledì 28 giugno, ore 12:00 <br>
sala Giunta - Palazzo Moroni </strong></p><p>Partecipano: </p><ul>
<li>Sergio Giordani, sindaco</li>
<li>Gilberto Muraro, presidente della Fondazione Cariparo </li>
<li>Enrico Maria Conte, presidente del Gabinetto di Lettura </li>
<li>Paola Cattaneo, architetto, progettista e direttrice dei lavori</li>
</ul><p>Sono stati invitati anche i rappresentanti della Soprintendenza e dell’Agenzia del Demanio, proprietario dell’immobile</p>
Comunicato stampa: evento di presentazione del libro di Mario Cordova "Gli uccelli non hanno vertigini"
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<img src="/sites/default/files/images/cordova.jpeg" class="figure-img img-fluid">
</figure><br><p>Venerdì 23 giugno, alle ore 18:00 in Sala Paladin a Palazzo Moroni il noto attore e doppiatore italiano Mario Cordova presenterà in anteprima il suo primo libro “Gli uccelli non hanno vertigini”.<br>
L’evento, organizzato dall’associazione Mestieri all’Opera in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Padova e la Libreria Mondadori di Padova, sarà introdotto dall’assessore Andrea Colasio.<br>
A seguire Matteo Martinucci intervisterà l’autore che poi sarà affiancato in un breve reading insieme alla voce di Stefania Miotto. </p><p>Il libro narra della storia di Marco, disperato in seguito alla rottura con la moglie Elena che lo porta a spiare il profilo Facebook di lei in cerca di qualsiasi informazione per lenire la rabbia e alleviare il dolore per il suo tradimento. La morte improvvisa del padre e la perdita del lavoro amplificano l'angoscia che prova e la voglia che ha di vendicarsi, convinto com'è che la vita sia in debito con lui. Il ritrovamento casuale di una pistola sembra essere un segno del destino. </p><p>Durante l’incontro si parlerà anche di doppiaggio e verranno proiettate alcune clip di famosi film dove Cordova ha doppiato attori come Richard Gere, Jeremy Irons, Willem Dafoe e molti altri. L’autore sarà pronto a rispondere alle domande da parte del pubblico riguardo anche ad aneddoti e curiosità sul suo lavoro in cui ha prestato la propria voce per grandi capolavori del cinema. Cordova è considerato uno dei più importanti professionisti della scuola romana. Specializzato nel dare la voce a <a href="http://www.mymovies.it/biografia/?a=1293" rel="noopener noreferrer" target="_blank">Richard Gere</a>, ha doppiato tanti altri attori famosi, diventando un pilastro del doppiaggio italiano. </p><p><strong>Breve biografia di Mario Cordova</strong></p><p>Nasce nel 1955 e a quindici anni comincia a fare l’attore. Dopo la maturità classica e alcuni anni di teatro e radio a Genova, si trasferisce con la famiglia prima a Trieste, dove anche qui ha numerose esperienze teatrali e radiotelevisive e poi, ormai 24enne, a Roma, per inseguire la passione per la recitazione. Partecipa a numerose fiction Rai (tra cui Storia di Anna, che raggiunge un pubblico di 22 milioni di spettatori), prosegue la sua avventura teatrale con il musical Datemi 3 caravelle, messo in scena da Alessandro Preziosi e prende parte ad alcuni film, tra cui quelli della serie ispirata al personaggio di Cetto La Qualunque di Antonio Albanese. Nel frattempo avvia un brillante percorso professionale nell’ambito del doppiaggio, dando la voce ad attori quali Richard Gere, Jeremy Irons, Patrick Swayze (Ghost), Willem De Foe, Bruce Willis e tanti altri. Diventa una delle due voci ufficiali di Rai1. La televisione continua a vederlo coinvolto in numerose fiction, come “le 3 rose di Eva” e “L’onore e il rispetto” e, per un lungo periodo, nella soap italiana di Canale 5 “Cento vetrine”. Nonostante la fortunata carriera di attore e doppiatore e i riconoscimenti artistici, la narrativa è sempre stata la sua passione. Nel 2004 frequenta i corsi di scrittura creativa della scuola Omero e, dopo la stesura di diversi racconti, firma Gli uccelli non hanno vertigini, il suo primo romanzo in uscita il 28 aprile, editato da Bertoni Editore. </p>
Conferenza stampa: inaugurazione della mostra "I segni dell'anima percorsi cromatici dentro il suono" a Palazzo Zuckermann
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>L’iniziativa, promossa dal Comune di Padova, raccoglie le opere dei detenuti coinvolti nel progetto I Suoni della Bellezza<em>,</em> laboratorio ideato dal M° Nicola Guerini che valorizza il percorso percettivo attraverso l’ascolto della musica: musica che genera segni, misture cromatiche, forme creative che si fissano sui fogli e ri-creano una “nuova musica”, attraverso la scelta di colori e narrazioni creative. Segni che parlano di dolore, di fallimento ma anche di commozione e sorrisi, che si accendono come luci sul foglio e diventano impronte di una rinascita. L'inaugurazione della mostra "I segni dell'anima percorsi cromatici dentro il suono"</p><p><strong>mercoledì 21 giugno, ore 11:30<br>
Palazzo Zuckermann</strong></p><p>Saranno presenti:</p><ul>
<li>Andrea Colasio assessore alla cultura</li>
<li>Maria Milano, provveditore dell'Amministrazione penitenziaria del Triveneto</li>
<li>Nicola Guerini, direttore d'orchestra e ideatore del laboratorio</li>
</ul>
Comunicato stampa: presentata la 58ª Stagione concertistica Opv 2023/24 "Peripezie!"
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Dal 12 ottobre 2023 al 23 maggio 2024 la nuova Stagione concertistica firmata dal direttore musicale e artistico Marco Angius prende il titolo dai Cinque Pezzi per orchestra op. 16 di Schönberg, del quale verrà eseguita una delle sue opere capitali nel 150° anniversario della nascita, a cent’anni dalla storica tournée italiana che nel 1924 toccò anche la città di Padova. Con 14 concerti, di cui uno fuori abbinamento, Peripezie! stimolerà inediti percorsi d’ascolto con accostamenti spericolati del repertorio musicale (Strauss/Malipiero, Schönberg/Beethoven, Haydn/Ives, Mozart/Nieder, Mozart/Romitelli) e nuovi progetti che si concretizzeranno nell’integrale dei 27 Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart con solista Leonora Armellini e delle 11 Sinfonie di Malipiero, avviata nel cinquantesimo anniversario della morte del compositore veneziano. Accanto ai quattro artisti in residenza, il nuovo cartellone porterà a Padova alcuni tra i più affermati solisti sulla scena internazionale, tra tutti il violinista Pinchas Zukerman, i pianisti Jan Lisiecki, Alessandro Taverna, Mariangela Vacatello e Michele Campanella, accanto ad alcuni tra i più interessanti artisti della nuova generazione, come i violinisti Andrea Obiso, Spalla dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Veriko Tchumburidze, primo premio al Concorso Internazionale Henryk Wieniawski, e la pianista Ying Li, solista nell’appuntamento in collaborazione con La Società dei Concerti di Milano. </p><p>La 58ª Stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto è organizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Veneto, Provincia di Padova, Comune di Padova e dei Mecenati “Art Bonus” Fondazione Cariparo, Aps Holding, Acegas Aps Amga e l’Associazione Amici Opv. </p><p><strong>Debutti internazionali</strong><br>
Oltre al violinista Pinchas Zukerman (14 marzo 2024), che si esibirà nella doppia veste di direttore e solista alla viola, al pianista canadese Jan Lisiecki (9 maggio 2024) e alla violinista turca Veriko Tchumburidze (18 gennaio2024), faranno il loro debutto sul podio Opv Nir Kabaretti (8 febbraio 2024), direttore musicale della Southwest Florida Symphony, Marc Niemann (9 maggio 2024), direttore principale dell'Orchestra Filarmonica di Bremerhaven, Michele Gamba (23 maggio), già assistente di Antonio Pappano e Daniel Barenboim, a Padova dopo il recente debutto al Metropolitan di New York.</p>
Comunicato stampa: inaugurazione mostra "Analogie" di Giorgio Vigna agli Eremitani
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<img src="/sites/default/files/images/analogie.jpg" class="figure-img img-fluid">
</figure><br><p>Un rapporto sottile, ma al contempo evidente, unisce il reperto archeologico all’opera d’arte. Gli oggetti antichi e le opere di Giorgio Vigna si incontrano negli spazi del Museo Archeologico al Museo Eremitani e raccontano storie diverse, che qui si mettono a confronto. O meglio, si pongono in posizione dialogica. Oggi questi reperti possono forse essere guardati con altri occhi grazie al loro nuovo modo di porsi accanto alle opere preziose di Giorgio Vigna. Mondi diversi che vengono in contatto e che rivelano sorprendenti analogie nella forma, nel significato, nelle implicazioni simboliche. Questi stessi materiali nelle mani dell’artista Vigna hanno assunto forme straordinarie, libere dagli schemi del tempo divenendo ora Cosmografie, ora Sassi di Fuoco, ora Sassi d’Acqua, ora Acque Astrali. Piccoli inserti di metalli preziosi nel vetro trasparente evocano provenienze da altri mondi, dal cosmo, dalle stelle. Il lavoro di Vigna si dispiega di fronte a Reperti, il cumulo di eterogenei manufatti risalenti a epoche diverse della sua carriera, testimoni di tappe diverse della sua ricerca La presenza di queste opere tra i reperti vuole attirare l’attenzione del visitatore e provocare un diverso modo di guardare. La durezza della pietra, la trasparenza del vetro, l’evocazione dell’acqua e del fuoco: significati che si rincorrono, di volta in volta da cercare, da scoprire. Opere d’arte e reperti archeologici sono così intrecciati in un reciproco darsi vita.</p><p>La mostra, a cura di Francesca Veronese e Stefano Annibaletto, è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.</p><p><em>“L’Arte ha il meraviglioso compito di creare legami fra il passato e il futuro attraverso la lettura della sua storia, che non è altro che la storia dell’ingegno umano, capace di creare oggetti atti alla sua sopravvivenza e, al tempo stesso, di dare espressione alla capacità dell’uomo di astrarsi dal qui ed ora - </em>commenta Andrea Colasio, assessore alla cultura del Comune di Padova - <em>Analogie pone questo legame sotto una nuova luce, contaminando i segni del passato del territorio con il presente della ricerca artistica di livello internazionale. È molto importante che questo avvenga nel nostro Museo, perché dà corpo alla visione che sta nel tempo maturando rispetto alla funzione della Cultura nella nostra città: creare prossimità fra il Museo e i suoi visitatori, avvicinare le esperienze di ciascuno alla narrazione della storia, coltivare il valore della ricchezza culturale della città di Padova attraverso linguaggi diversi</em>”. </p><p><em>“Il Museo ha, certo, la funzione primaria di conservare il patrimonio in esso racchiuso per consegnarlo alle generazioni future, ma ha anche il compito di valorizzarlo e renderlo vivo -</em> spiega Francesca Veronese, direttore dei Musei Civici di Padova - <em>Solo facendone comprendere la storia, la funzione, il valore, i reperti custoditi nelle vetrine possono parlare al visitatore e trasmettere emozioni, suggerendo aspetti della vita di chi ci ha preceduto. L’incontro con l’arte contemporanea, e nello specifico con le opere uniche di Giorgio Vigna, suggerisce inedite e intriganti chiavi di lettura”.</em> </p><p><em>“Il cerchio, le sue curve liquide e mosse si ripetono nell’arte di Giorgio Vigna che continua a sperimentare inedite inclusioni di metalli in masse di cristallo: gocce d’argento, fili e frammenti di rame, in un processo alchemico in cui è proiettato un progetto artistico e tecnico di straordinaria complessità, libero dagli schemi del tempo - </em>aggiunge Stefano Annibaletto, co-curatore della mostra - <em>Nella tridimensionalità, acquisendo volume, il cerchio si svolge nella forma sferica, che è ciottolo, goccia, uovo, finanche utero, nella sua accezione più fertile e generativa”.</em></p>