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Comunicato stampa: cerimonia di intitolazione ai "Bambini del Mediterraneo" del Centro di infanzia di via del Commissario

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Un omaggio alla memoria e alla resilienza dei più piccoli nel cuore della comunità.
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<p><strong>Marted&igrave; 5 aprile alle ore 11:00</strong> si terr&agrave; la cerimonia di intitolazione ai "Bambini del Mediterraneo" del Centro di infanzia di via del Commissario, 89.</p>

<p>Saranno presenti il sindaco <strong>Sergio Giordani</strong> e l&rsquo;assessora alle politiche educative <strong>Cristina Piva</strong>.</p>

<p>Si raccomanda di non riprendere con foto e/o video i bambini presenti.</p>

<p>La cerimonia sar&agrave; anticipata alle ore 10:00 da uno spettacolo teatrale creato appositamente per l'occasione dallo scrittore, autore e regista Luigi Dal Cin.</p>
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70770

Progetto editoriale "Intrecci x educare, pensieri & pratiche"

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70726
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I volumi realizzati
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<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>"Intrecci x educare: pensieri e pratiche" &egrave; un progetto editoriale, a cura del&nbsp;<a href="https://www.padovanet.it/informazione/settore-servizi-scolastici">Setto… Servizi Scolastici</a>&nbsp;del Comune di Padova, che vuole favorire la creazione di una comunit&agrave; educante consapevole, accogliente e inclusiva, che deve essere in grado di&nbsp; occuparsi e preoccuparsi dei grandi temi pedagogici, scegliere di impegnarsi per una economia educativa sociale a misura di bambino, per guardare al futuro con speranza e&nbsp;ribadire che senza educazione non ci pu&ograve; essere rispetto per la vita e per l&rsquo;umanit&agrave;.</p>

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<?xml encoding="utf-8" ?><figure class="figure">
<img src="/sites/default/files/images/intrecci%20x%20educare.jpg" class="figure-img img-fluid">
</figure><br><p>Gli &ldquo;Intrecci x&nbsp;educare&rdquo;, auspicati dal progetto, intendono essere anche inviti al dialogo circolare che promuova e sviluppi forme di coinvolgimento miranti alla corresponsabilit&agrave; educativa tra soggetti e interlocutori, in cui ogni singolo punto della rete pu&ograve; essere artefice della realt&agrave; che lo circonda.</p><h3>Anno 2024</h3><p><strong>Il terzo numero della rivista</strong> "Intrecci x&nbsp;educare. Pensieri e pratiche" espone il significativo contributo offerto dalle 10 Commissioni di lavoro istituite nel 2021 all&rsquo;interno dei Servizi educativi 0-6 del Comune di Padova. Composte da educatori ed insegnanti,&nbsp; esse si ispirano alla &ldquo;comunit&agrave; di pratica&rdquo; intesa come quella rete di relazioni&nbsp;che gli operatori sviluppano all&rsquo;interno di un gruppo per promuovere processi di riflessione e di innovazione sulla propria pratica educativa e didattica a partire da alcuni temi nevralgici (Continuit&agrave;, Bes e inclusione, educazione all'aperto, documentazione...) che concorrono alla qualit&agrave; pedagogica dei Servizi stessi.<br>
Il numero include inoltre contributi riflessivi e narrazioni di esperienze realizzate all&rsquo;interno di Nidi e Scuole dell&rsquo;Infanzia comunali.</p><p><a href="https://padovanet.it/sites/default/files/attachment/03_Intrecci%20per%2… NUMERO</a> (file .pdf)</p><h3>Anno 2023</h3><p><strong>Il secondo numero del progetto</strong>&nbsp;raccoglie contributi di riflessione da parte di professionisti che a vario titolo si occupano di educazione e contiene documentazioni e narrazioni di esperienze realizzate all'interno di Nidi e Scuole dell'Infanzia comunali.<br>
Questo secondo numero intende cos&igrave; proseguire il percorso intrapreso dal progetto editoriale "Intrecci X educare" nella direzione dello scambio e della condivisione di esperienze, temi e idee capaci di rappresentare e dare voce ad&nbsp;un paesaggio educativo sempre aperto al confronto, alla ricerca e alla sperimentazione.</p><p><a href="https://www.padovanet.it/intrecci-educare-pensieri-pratiche-volume-2">S… NUMERO</a>&nbsp;(file .pdf)</p><h3>Anno 2022&nbsp;</h3><p><strong>Il primo numero del progetto</strong> racconta la pandemia da Covid-19, le sfide affrontate e la nascita e l'importanza del supporto sociale di una comunit&agrave; solidale.<br>
In questi ultimi due anni &egrave; stata parzialmente rivista l'idea pedagogica sull&rsquo;infanzia e sono nate nuove soluzioni organizzative e didattiche.</p><p><a href="https://www.padovanet.it/intrecci-educare-pensieri-pratiche">PRIMO NUMERO</a> (file .pdf)</p>

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70663

Conferenza stampa: XV edizione di “Typhlo & Tactus”, concorso internazionale del libro illustrato tattile

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Un viaggio sensoriale tra arte e inclusione per scoprire il mondo attraverso il tatto.
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<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>&ldquo;Typhlo&nbsp;&amp; tactus&rdquo;, &egrave; il concorso internazionale biennale del libro tattile, che giunge quest'anno alla sua XV&nbsp;edizione e che sar&agrave; ospitato per la prima volta nella citt&agrave; del Santo, tra palazzo Moroni, sede del Comune di Padova, e la sede della Fondazione Robert Hollman, che&nbsp;si occupa di consulenza e sostegno allo sviluppo di bambini con deficit visivo e alle loro famiglie provenienti da tutto il territorio nazionale.</p><p>L'evento &egrave; promosso dal 2000, nell'ambito del progetto europeo "Typhlo &amp; tactus", dalla casa editrice francese Les Doigts Qui R&ecirc;vent e quest'anno l'ospitalit&agrave; e l'organizzazione sono affidate a Padova, alla Fondazione Robert Hollman, in collaborazione con la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi e con il patrocinio del Comune di Padova.</p><p>L'iniziativa verr&agrave; presentata in&nbsp;conferenza stampa</p><p><strong>mercoled&igrave; 30 marzo, alle ore 12:30<br>
Sala Bresciani Alvarez - Palazzo Moroni</strong></p><p>Saranno presenti:</p><ul>
<li>Marta Nalin, assessora all&rsquo;integrazione e all&rsquo;inclusione sociale</li>
<li>Maria Eleonora Reffo, direttrice generale di Fondazione Robert Hollman</li>
<li>Piermichele Borra, vicepresidente della Federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi</li>
<li>Jos&eacute;e Lanners, membro del gruppo Tactus che forma la giuria internazionale del Concorso</li>
</ul>

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70647

Comunicato stampa: graduatorie scuole dell'infanzia comunali

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Descrizione breve
Informazioni importanti per le famiglie e gli interessati sulle nuove assegnazioni e modalità di accesso.
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<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Sono state pubblicate le graduatorie per le scuole dell&rsquo;infanzia comunali per il prossimo anno scolastico.<br>
Sono pervenute 298 domande su 284 posti disponibili. I posti assegnati sono 244. Non &egrave; stato possibile assegnare tutti i posti in quanto per quattro scuole (Luigi Gui, Sant&rsquo;Osvaldo, San Lorenzo da Brindisi e Wollemborg) sono pervenute meno domande rispetto ai posti disponibili. Pertanto le domande rimaste in lista d&rsquo;attesa sono 54.</p><p>"<em>Si conferma la scelta dei genitori riguardo l'iscrizione dei loro figli alle strutture delle scuole d'infanzia comunali</em> - precisa l&rsquo;<strong>assessora alle politiche scolastiche Cristina Piva</strong> - <em>le richieste complessive nonostante il calo demografico registrato, sono in linea con i posti a disposizione. Ci sono realt&agrave; disomogenee, in alcune strutture infatti le richieste sono maggiori delle disponibilit&agrave; per cui si sono formate le liste d'attesa. Pensiamo sia possibile comunque dare una risposta a tutti i bambini e le bambine richiedenti offrendo loro i posti liberi a disposizione in altre strutture con lista non completa</em>".</p><p>La lista d&rsquo;attesa riguarda cinque scuole (Bruno Munari, Girotondo, Il girasole, Il mago di Oz, Rossi) per le quali sono pervenute pi&ugrave; domande rispetto ai posti disponibili.<br>
La percentuale di accoglibilit&agrave; delle domande pervenute rispetto ai posti assegnati &egrave; stata pertanto dell&rsquo;81,87%.<br>
Le famiglie dei bambini ammessi saranno contattate telefonicamente dall'ufficio a partire dal 25 marzo 2022.</p>

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70593

Comunicato stampa: Intrecci per educare, pensieri & pratiche

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Descrizione breve
Esplorando nuove connessioni tra educazione e innovazione sociale.
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<img src="/sites/default/files/images/intrecci%20x%20educare_1.jpg" class="figure-img img-fluid">
</figure><br><p>Il progetto editoriale &ldquo;Intrecci per educare: pensieri e pratiche&rdquo;, a cura del Settore Servizi Scolastici del Comune di Padova, nasce per rispondere all&rsquo;esigenza di approfondimenti e scambi sui temi dell&rsquo;educazione e dell&rsquo;infanzia; intende aprire e sollecitare riflessioni, condivisioni e confronti, creando ponti virtuali con tutti i soggetti che si occupano di infanzia ed educazione al fine di favorire la creazione di una comunit&agrave; educante consapevole, accogliente e inclusiva. A partire dal raccontare e tenere traccia del lavoro educativo svolto quotidianamente, si intende aprire e proporre ulteriori prospettive educative, generare e moltiplicare idee e riflessioni, sostenere alleanze educative e promuovere la cultura della cura nella relazione.</p><p><em>"Il progetto -</em> dice l&rsquo;assessora alle politiche educative e scolastiche Cristina Piva - <em>nasce all&rsquo;interno delle strutture dei nidi e delle scuole dell&rsquo;infanzia del Comune di Padova, ma &egrave; aperto al territorio e a tutti coloro che desiderano partecipare, con un loro contributo, ad un dibattito finalizzato a promuovere la comunit&agrave; educate".</em></p><p>Questo primo numero affronta il tema emergente legato alla situazione pandemica da Covid-19 e risponde all&rsquo;esigenza di condividere le tante azioni educative intraprese da educatori e insegnanti del Comune di Padova durante il periodo di emergenza sanitaria, le soluzioni organizzative e didattiche cercate e sperimentate ed anche le riflessioni suscitate, i nuovi orizzonti progettuali individuati, le competenze e responsabilit&agrave; di fronte alle sfide educative quotidiane. L&rsquo;emergenza vissuta, e non ancora conclusa, ha indotto una interruzione della cultura del "ricettario" per andare verso una consapevolezza del proprio essere educatori, ricercando metodi e strategie dentro di s&eacute; e non solo fuori di s&eacute;.</p><p>Come conclude l&rsquo;assessora Piva - "<em>In ogni situazione, anche la pi&ugrave; difficile, non si deve perdere di vista il fine ultimo che &egrave; sempre quello di educare e sostenere i bambini e le bambine nel loro percorso di crescita in un intreccio collaborativo fra insegnanti, educatori e genitori che favorisca, attraverso l&rsquo;osservazione e l&rsquo;ascolto, la diffusione di buone pratiche"</em>.</p><p>Gli "Intrecci per educare", auspicati da questo progetto, intendono essere anche inviti al dialogo circolare che promuova e sviluppi forme di coinvolgimento miranti alla corresponsabilit&agrave; educativa tra soggetti e interlocutori, in cui ogni singolo punto della rete pu&ograve; essere artefice della realt&agrave; che lo circonda.</p>

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70530

Comunicato stampa: David Leavitt "La lingua perduta delle gru". Il 18 marzo appuntamento con la letteratura internazionale al Centro Culturale Altinate/San Gaetano

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Descrizione breve
Un viaggio emozionante tra parole e culture, in compagnia di uno dei più acclamati autori contemporanei.
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<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Venerd&igrave; 18 marzo alle 18:00, Progetto Giovani ospita David Leavitt per la presentazione del romanzo del 1986 &ldquo;La lingua perduta delle gru&rdquo;, in occasione dell&rsquo;uscita della nuova traduzione curata da Fabio Cremonesi.<br>
Presso l&rsquo;Auditorium del Centro Culturale Altinate/San Gaetano di Padova, l&rsquo;autore discute con Paolo Armelli.</p><p>L&rsquo;iniziativa &egrave; realizzata in collaborazione con Sem&nbsp;e Studio29 e rientra tra le attivit&agrave; di promozione della lettura previste dal Patto di Padova per la Lettura.<br>
Si inserisce, inoltre, nel progetto di valorizzazione del dialogo intergenerazionale promosso dall&rsquo;ufficio Progetto Giovani attraverso il dialogo tra giovani intellettuali, autori, studiosi, giornalisti e grandi maestri che, con il proprio percorso, hanno superato l&rsquo;etichetta anagrafica.<br>
La partecipazione &egrave; gratuita, &egrave; consigliata la registrazione online attraverso il sito <a href="http://www.progettogiovani.pd.it&quot; target="_blank">www.progettogiovani.pd.it</a>.<br&gt;
L&rsquo;accesso alla sala &egrave; consentito solo ai possessori di Green Pass rafforzato ed &egrave; obbligatorio l&rsquo;uso di mascherine FFP2 per tutta la durata dell&rsquo;incontro.</p><p><strong>LA LINGUA PERDUTA DELLE GRU</strong><br>
&ldquo;La lingua perduta delle gru&rdquo; &egrave; il primo romanzo di David Leavitt, all&rsquo;epoca gi&agrave; noto sia in America che in Europa per i racconti di &ldquo;Ballo in famiglia&rdquo;. Pubblicato per la prima volta nel 1986, &egrave; al tempo stesso il ritratto fedele della condizione omosessuale in quegli anni, ma &egrave; anche un racconto senza tempo sui sentimenti, sull'amore e sulla famiglia, sul diritto ad essere felici e ad esprimere liberamente la propria affettivit&agrave;. Offre quindi un'istantanea di una generazione persa nei "suoi nuovi alfabeti di immagini" e nelle sue esitazioni.<br>
Nel 1991 la BBC ha tratto dal romanzo una film tv con la regia di Nigel Finch.<br>
A 36 anni di distanza dalla sua apparizione &egrave; diventato un classico e un riferimento per nuove generazioni di lettori e di scrittori.<br>
Quando Philip Benjamin, il protagonista di questo romanzo, a venticinque anni, si appresta a rivelare alla famiglia la propria omosessualit&agrave;, pensa &laquo;insomma, i miei genitori sono liberal. Non saranno certo distrutti&raquo;. Sa che il tipo di amore che lui ha scelto di vivere non &egrave; convenzionale n&eacute; facile; ma non vede motivi per costringersi ancora a tenere segreta la sua vera aspirazione, la sua speranza di felicit&agrave;, perch&eacute; &laquo;<em>qualunque sia la cosa che amiamo, &egrave; ci&ograve; che siamo</em>&raquo;.<br>
Eppure per Rose e Owen, piccoli intellettuali nella sfavillante New York degli anni Ottanta, la scoperta delle inclinazioni amorose del figlio apre una crepa dapprima sottile, poi sempre pi&ugrave; profonda e insanabile, nel delicato equilibrio affettivo familiare, costringendoli a fare i conti con la propria pi&ugrave; intima natura, le proprie scelte, le proprie responsabilit&agrave;. Ma in questo paesaggio desolato, in questo sfacelo di relazioni personali, Philip (e non solo lui) sapr&agrave; individuare la strada per costruirsi una vita sentimentale flessibile, realistica, libera, saldamente ancorata all&rsquo;autenticit&agrave; e alla sincerit&agrave;.<br>
Con questo libro delicato e al tempo stesso tagliente, chirurgico nella descrizione dei sentimenti che uniscono e dividono generazioni vicine ma diversissime, David Leavitt &egrave; entrato di diritto nella storia del Grande Romanzo Americano.</p><p><strong>DAVID LEAVITT</strong><br>
Nato a Pittsburgh nel 1961, &egrave; cresciuto in California. &Egrave; professore di inglese all&rsquo;Universit&agrave; della Florida, dove insegna scrittura creativa, dirige la rivista letteraria &ldquo;Subtropics&rdquo;. Tra i suoi romanzi ricordiamo: &ldquo;Il matematico indiano&rdquo;, &ldquo;Eguali amori&rdquo;, &ldquo;Un posto dove non sono mai stato&rdquo;, &ldquo;Mentre l&rsquo;Inghilterra dorme&rdquo;, &ldquo;Il decoro&rdquo;. Tutte le sue opere sono in corso di pubblicazione da SEM, che ha curato la nuova traduzione anche di &ldquo;Ballo di Famiglia&rdquo; (2021). Leavitt ha affrontato nella sua opera la tematica omosessuale, senza ritrarre mail il mondo gay come un universo pacificato. Con Mark Mitchell, ha anche curato l&rsquo;antologia &ldquo;The Penguin Book of Gay Short Stories&rdquo; (1994).</p><p><strong>PAOLO ARMELLI</strong><br>
Nato nel 1988, dopo una laurea in Lettere Moderne con una specializzazione in traduzione letteraria, ha scritto per diverse testate come Wired, Vanity Fair, Vogue, Link, Donna Moderna, L&rsquo;Essenziale, L&rsquo;Indice dei libri del mese. Si occupa principalmente di editoria, letteratura, televisione, cultura pop e tendenze. Dal 2020 &egrave; co-direttore artistico del MiX Festival Internazionale di Cinema Lgbtq+ e Cultura Queer a Milano e ha co-fondato Quid Media, una piattaforma e un podcast sull&rsquo;attualit&agrave; e la cultura queer.</p><p><strong>Per informazioni</strong><br>
Ufficio Progetto Giovani<br>
via Altinate, 71 - 35121 Padova<br>
email&nbsp;<a href="mailto:progettogiovani@comune.padova.it">progettogiovani@comune.padova…;

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70343