Comunicato stampa: dal 10 ottobre la Settimana della scienza e il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Risolvere un caso di omicidio analizzando tracce di Dna, lavorando su impronte digitali, su saliva e sangue lasciati dal presunto assassino.<br>
Conoscere gli scienziati pazzi che hanno condotto esperimenti pericolosi, ridicoli, macabri, come trapiantare le teste, fare il lavaggio del cervello, resuscitare i morti e molto altro di incredibile.<br>
Scoprire, attraverso immagini evocative, lo stato dei lavori della costruzione e sperimentazione a Padova, di un prototipo strategico per il successo del futuro reattore sperimentale a fusione Iter, realizzato in Francia, a Cadarache, con una collaborazione mondiale senza precedenti. Un’intera comunità scientifica e industriale internazionale sta lavorando in sinergia, per sfruttare reazioni analoghe a quelle che avvengono nel Sole e produrre un’energia pulita, intrinsecamente sicura e libera da monopoli.</p><p>Assistere ad uno spettacolo-concerto che unisce divulgazione e animazione scientifica a musica dal vivo. Partecipare ad un tour alla scoperta delle farfalle del pianeta che volano libere in un parco dedicato a loro. Entrare in un insettario dove poter scoprire gli insetti più curiosi proveniente da ogni parte del mondo. Imparare a “costruire” un piatto sano e quindi ad acquisire la consapevolezza e le capacità necessarie per contribuire pasto dopo pasto alla vostra salute. Realizzare come le scoperte per andare sullo spazio abbiano contribuito a cambiare la nostra vita e anche a migliorarla; per esempio, dalle necessità degli astronauti in orbita si è arrivati alla produzione di nuovi modi di alimentazione per il terzo mondo.</p><p>Sono solo alcuni degli appuntamenti che quest’anno renderanno particolarmente interessante <strong>La Settimana della scienza</strong>, a Padova dal 10 al 16 ottobre 2022, promossa dal Comune di Padova-assessorato alla cultura, in collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, curato da Pleiadi, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.</p><p>La manifestazione è una vetrina di eccellenza scientifico-tecnologica e culturale, una rete che nasce per arrivare allo scambio con il grande pubblico. Il <strong>Premio letterario Galileo</strong> per la divulgazione scientifica, giunto alla XVI edizione, sarà l’evento principale di una settimana di iniziative di divulgazione scientifica. Istituito nel 2007, il premio è nato con l’intento di diffondere tra i giovani la cultura scientifica e per celebrare l’Università di Padova, che fin dalla sua nascita ha ospitato eccellenze in campo scientifico, a partire proprio da Galileo Galilei.</p><p>Novità di quest’anno il Premio Piccolo Galileo al suo esordio, dedicato alla letteratura scientifica per bambine e bambini, ragazze e ragazzi, una prima assoluta nel panorama italiano, pensato da Pleiadi, società veneta che da oltre 10 anni si occupa di divulgazione scientifica.</p><p>“<em>Nell’anno dell’800° anniversario della nostra Università, la Settimana della Scienza e il Premio Galileo assumono una importanza ancora maggiore. La nostra Università ha sempre fatto della divulgazione un punto di forza della propria attività e mai come oggi si sente il bisogno che la scienza arrivi anche al grande pubblico, in modo autorevole, rigoroso e comprensibile. Il Premio Galileo è riconosciuto oramai come uno degli appuntamenti più autorevoli del settore e contribuisce da anni alla promozione dei migliori libri di divulgazione scientifica pubblicati in Italia. C’è tanto interesse attorno alla scienza come ha confermato anche l’enorme successo della trasmissione televisiva “la Fabbrica del Mondo” condotta, non a caso, dal ‘nostro’ Telmo Pievani insieme ad un narratore d’eccezione come Marco Paolini. Noi vogliamo credere che il Premio in questi 15 anni abbia contribuito a far nascere questo interesse. Anche per questo abbiamo deciso di creare il Premio Piccolo Galileo dedicato alla letteratura scientifica per bambini e ragazzi, una novità nel panorama italiano del settore, convinti che ci sia un grande potenziale di formazione e divulgazione anche in questa parte di pubblico</em>”, afferma Andrea Colasio, assessore alla cultura.</p><p>“<em>La Settimana della Scienza è un appuntamento importante per la città di Padova, quest'anno arricchito da una serie di eventi aggiuntivi, come spettacoli teatrali, musicali, laboratori anche per le famiglie. Questo è il plus che noi di Pleiadi abbiamo voluto dare alla manifestazione, che ormai da dieci anni affianca le attività del Premio Galileo, nella città che da sempre è stata culla della scienza. All'interno della manifestazione, abbiamo voluto mettere l'accento sulla comunicazione scientifica verso il mondo dei bambini con il premio nazionale Piccolo Galileo con lo scopo di instillare nei più giovani la fame di lettura e formare nuove generazioni più consapevoli sui temi della scienza, anche in ottica di future opportunità a livello professionale</em>” - conclude Alessio Scaboro, direttore scientifico Pleiadi e del Premio Piccolo Galileo.</p><p><strong>PREMIO GALILEO </strong></p><div>- Presentazione libri autori finalisti: venerdì 14 ottobre ore 18.00-20.00, Auditorium, Centro Culturale Altinate/San Gaetano (su prenotazione online sul sito <a href="http://www.premiogalileo.eu" target="_blank">www.premiogalileo.eu</a>)</div><div>- Premiazione Premio Galileo: sabato 15 ottobre ore 11.00-12.00, Aula Magna di Palazzo Bo, Università degli Studi di Padova (su invito e in streaming sul sito <a href="http://www.premiogalileo.eu" target="_blank">www.premiogalileo.eu</a>)</div><p><strong>PREMIO PICCOLO GALILEO </strong></p><div>- Presentazione libri finalisti categoria Junior: venerdì 14 ottobre ore 10.00-12.30, Sala Rossini, Caffè Pedrocchi (su prenotazione online sul sito <a href="http://www.premiogalileo.eu" target="_blank">www.premiogalileo.eu</a>)</div><div>- Presentazione libri finalisti categoria Young: venerdì 14 ottobre ore 10.00-12.30, Sala Paladin, Palazzo Moroni (su prenotazione online sul sito <a href="http://www.premiogalileo.eu" target="_blank">www.premiogalileo.eu</a>)</div><div>- Premiazione premio Piccolo Galileo: venerdì 14 ottobre ore 17.00-19.00, Agorà, Centro Culturale Altinate San Gaetano (su prenotazione online sul sito <a href="http://www.premiogalileo.eu" target="_blank">www.premiogalileo.eu</a>)</div>
Comunicato stampa: dall'1 ottobre il Festival nazionale del teatro per i ragazzi
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Al cinema si vede grande, in televisione si vede piccolo, a teatro si vede vero! Questa frase, detta al proprio padre da un bambino di 7 anni all’inizio dell’avventura del Festival nazionale del teatro per i ragazzi di Padova, è lo slogan illuminante che ha accompagnato i 40 anni del Festival patavino, il più antico d’Italia.</p><p>E, nonostante tutti i nuovi dispositivi che i ragazzi usano (troppo!), il teatro d’arte continua ad essere “vero”. Perché l'arte teatrale stimola la fantasia, lasciandola libera di spaziare senza limiti o confini, apre alla creatività, sviluppa l’empatia e una migliore percezione di sé e dello spazio circostante, stimola la capacità di riflettere sull'altro e sul mondo. Vedere i diversi “mondi” rappresentati a teatro permette ai ragazzi di venire a contatto con realtà, ma anche sensazioni ed emozioni diverse da quelle che sono soliti esperire. È di nuovo un'occasione per arricchire la propria esperienza di vita e riflettere sulle diversità che fanno parte del mondo, cercando di comprenderle e accoglierle.</p><p>Ecco perché è utile per i bambini e ragazzi frequentare il teatro, proponendo diverse tipologie di rappresentazioni, dal teatro d'ombra al teatro d'attore, dal teatro danza al musical: più esperienze faranno e più ricco sarà il loro bagaglio formativo. Meglio ancora se accompagnati dai genitori: un'opportunità per passare del tempo di qualità insieme che darà spunti divertenti che poi si possono ripetere anche a casa. Andando a teatro, fin dalla più tenera età, i bambini si confrontano con linguaggi diversi e possono così sviluppare un loro gusto personale e raffinato.</p><p>Tutto questo era già chiaro, cinquant’anni fa, quando la mente geniale di Luciano Castellani, con la sua enorme conoscenza del teatro e dell’animo umano, ha immaginato e l’anno dopo avviato, assieme al prof. Giovanni Calendoli, primo cattedratico fondatore della facoltà di Storia del Teatro delle Università italiane, quello che è diventato il più importante festival italiano del settore.</p><p>Dopo i grandi festeggiamenti in occasione del 18°, 25° e 30° anniversario, questo 40° sarebbe dovuto essere esplosivo… ma di esplosivo c’è stata solo la pandemia che in questi anni ha ridotto e limitato la possibilità di studiare in sicurezza il modo di onorare questo anniversario. Tutti i fedeli spettatori, che in tanti anni, di generazione in generazione, hanno seguito la rassegna, lo faranno nel proprio cuore, assieme alla presidente Micaela Grasso, alla direttrice artistica Renata Rebeschini, a tutti i soci e a tutto lo staff organizzativo, in attesa di poter creare grandi eventi in tempi più sicuri.</p><p><strong>Il programma </strong>che si svolgerà sempre al Piccolo Teatro Don Bosco di via Asolo, 2, dall’1 ottobre al 4 dicembre 2022.</p><div>1 ottobre ore 16.00</div><div>2 ottobre ore 10.30 e 16.00</div><div>Compagnia Borghetti Vallin di Milano</div><div>LUNATIC PARK</div><div> </div><div>8 ottobre ore 16.00</div><div>9 ottobre ore 10.30 e 16.00</div><div>Crest di Taranto | Teatri di Bari</div><div>CELESTINA E LA LUNA</div><div> </div><div>15 ottobre ore 16.00</div><div>16 ottobre ore 10.30 e 16.00</div><div>2 giga/Teatro Le Maschere di Roma</div><div>RITORNO AD OZ</div><div> </div><div>22 ottobre ore 16.00</div><div>23 ottobre ore 10.30 e 16.00</div><div>Teatro di carta / Ombre Bianche di Civitavecchia</div><div>L’USIGNOLO</div><div> </div><div>29 ottobre ore 16.00</div><div>30 ottobre ore 10.30 e 16.00</div><div>Teatro Metropopolare di Prato</div><div>LA REGINA DELLA NEVE</div><div> </div><div>5 novembre ore 16.00</div><div>6 novembre ore 10.30 e 16.00</div><div>Teatro del Cerchio di Parma</div><div>IL GATTO E LA VOLPE (ASPETTANDO MANGIAFUOCO)</div><div> </div><div>12 novembre ore 16.00</div><div>13 novembre ore 10.30 e 16.00</div><div>Teatro Lanciavicchio di Avezzano (AQ)</div><div>L’ALLEVATORE DI REGINE</div><div> </div><div>19 novembre ore 16.00</div><div>20 novembre ore 10.30 e 16.00</div><div>Compagnia Madame Rebiné di San Quirino PN</div><div>IL GRAN VENTRILOQUINI</div><div> </div><div>26 novembre ore 16.00</div><div>27 novembre ore 10.30 e 16.00</div><div>Bam! Bam! Teatro di Verona</div><div>MOBY DICK</div><div> </div><div>3 dicembre ore 16.00</div><div>4 dicembre ore 10.30 e 16.00</div><div>Teatro Actores Alidos di Cagliari</div><div>BUON VIAGGIO (…tutta colpa di una semplice valigia!)</div><div> </div><div>All’ingresso in teatro verrà richiesto un contributo di euro 6 a persona a copertura delle attività istituzionali dell’associazione.<br>
Per informazioni: Micaela 393 981228</div>
Conferenza stampa: presentazione della Settimana della Scienza e del Premio Galileo
<?xml encoding="utf-8" ?><br><div>La presentazione della Settimana della Scienza e del Premio Galileo per la divulgazione scientifica in conferenza stampa</div><div> </div><div><strong>mercoledì 28 settembre, ore 11:00</strong></div><div><strong>sala Rossini - Caffè Pedrocchi</strong></div><div> </div><div>Intervengono:</div><ul>
<li>Andrea Colasio, assessore alla cultura</li>
<li>Gilberto Muraro, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo</li>
<li>Alessio Scaboro, amministratore delegato Gruppo Pleiadi</li>
<li>Alessandra Pizzi, amministratore delegato Post eventi</li>
</ul>
Comunicato stampa: presentata la mostra "Giorgio Vigna. SASSI" all'Oratorio di San Rocco
<?xml encoding="utf-8" ?><figure class="figure">
<img src="/sites/default/files/images/vigna.jpg" class="figure-img img-fluid">
</figure><br><p>L’Oratorio di San Rocco di Padova, spazio espositivo che il Comune di Padova ha dedicato al gioiello contemporaneo di ricerca, ospita dal 28 settembre al 13 novembre una intensa, preziosa personale di Giorgio Vigna. </p><p>Vigna, nato a Verona nel 1955, si è formato artisticamente tra la città natale, Venezia, Roma e Milano. È un artista che, al limite tra realtà e immaginazione, crea forme naturali capaci di manifestare aspetti primari e primordiali: avventure di terra e di acqua, di fuoco e di vento in cui si combinano naturale e artificiale, povero e prezioso. Vigna si muove sul confine tra il mondo reale e quello immaginario, tra ciò che è e ciò che appare. Le sue opere, dalle sculture ai gioielli, dai lavori su carta alle installazioni, rispecchiano l’ampiezza e profondità della sua costante ricerca: utilizza varie materie tra le quali il vetro, i metalli e la carta, trattate in modo sempre nuovo e sorprendente. Vigna le esplora e cerca di svelarne possibilità nascoste. Le forme sono primarie, espressione degli elementi con cui lavora. Forti e naturali, universali e senza tempo, ricche di valenze simboliche. Per preparare la mostra padovana, intitolata “Sassi” e curata da Mirella Cisotto Nalon, l’artista ha studiato a lungo l’Oratorio di San Rocco, nato come luogo sacro, con i suoi affreschi cinquecenteschi che alternano scene paesaggistiche, interni domestici, architetture: <em>“la Natura è presente</em> - dice l’artista - <em>così come è forte la sensazione di entrare in un mondo ‘ricreato’, una dimensione suggerita, evocata, in cui il mio lavoro cerca un’armonia, una corrispondenza sensoriale”. </em>Nel percorso espositivo il “Sasso” gioiello è protagonista: lo spazio ospita una narrazione che parte dal totem oro posto all’ingresso come sedimentazione di forme luminose, segno di luce, emblema del sole, metafora dell’anima; si procede quindi con un lapidario in cui sono raccolte le molteplici forme dei sassi, quindi le vetrine in cui sono catalogate forme pure e forme complesse, per giungere infine alle opere poste di fronte all’antico altare dell’oratorio, momento conclusivo, offerta ieratica.<em> “Pur proponendo un percorso </em>- dice ancora l’artista -<em> non intendo, tuttavia, veicolare un messaggio: piuttosto vorrei condurre lo spettatore a focalizzare il proprio sguardo sul mio lavoro nella sua interezza: uno sguardo che progressivamente diventi interiorizzato, in grado di generare una lettura personale</em>”. </p><p>Scrive Marco Meneguzzo in catalogo, dando voce all’incantevole stupore provocato dalle opere esposte: “<em>Si tratta di sassi o di qualcos’altro? Il primo inganno spinge all’attenzione e al dubbio, e il sasso così si trasforma in qualcos’altro, in un organismo vivente, ricoperto di spore, o in un misterioso attrattore che sfida la forza di gravità (grazie alla magnetizzazione della superficie...) e costruisce equilibri impossibili, degni di un mondo ulteriore. E in effetti queste sue ‘creature’ (come si cresce in fretta nella scala ascendente del mondo! Da minerali ad animali, in uno sguardo...) assomigliano a quei microrganismi capaci di vivere nello spazio o di resistere inerti per millenni, in attesa di potersi risvegliare, parlano di un mondo primordiale che non è solo il ‘nostro’ mondo primordiale, ma è il primordio dell’universo, la base di ogni futuro di vita possibile”.</em></p><p><em>“Depositarie di una forte fisicità, attraenti per il tatto - </em>scrive Mirella Cisotto Nalon in catalogo <em>- le opere dell’artista sono delle realtà nate dal pensiero della realtà, sono ‘vite’ suscitate dalla vita. Non per caso, molte di esse risultano concretamente indossabili, sia nel momento in cui assumono in toto l’identità del gioiello, sia quando di questa tipologia d’oggetto eccedono le proporzioni consuete”. </em></p><p>Il catalogo pubblicato in occasione della mostra contiene, oltre ai saggi citati, una illuminante conversazione di Giorgio Vigna con Paola Stroppiana. La mostra, aperta da martedì a domenica ad ingresso gratuito (orario 9:30-12:30 e 15:30-19:00) è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e con la collaborazione di Studio la Città, galleria di Verona.</p><p><strong>Giorgio Vigna</strong><br>
Nasce a Verona nel 1955 e si forma artisticamente tra la città natale, Venezia, Roma e Milano.<br>
Nel 2003 crea l’installazione site specific La Radura per Nancy Olnick e Giorgio Spanu che ha dato inizio all’Olnick Spanu Art Program.<br>
Nel 2013 il Museo di Castelvecchio a Verona ha ospitato la mostra personale Stati Naturali, per la quale Giorgio Vigna ha creato per la fontana di Carlo Scarpa l’installazione permanente in vetro Acquaria donata al città di Verona nel 2021.<br>
Nel 2017 per le Gallerie dell’Accademia a Venezia ha creato l’opera Fuochi di Rugiada, realizzata dalla Vetreria VENINI.<br>
Dal 2018 è stato chiamato a far parte del Comitato Scientifico de Le Stanze del Vetro, un progetto della Fondazione Giorgio Cini con il supporto di Pentagram Stiftung. Nel 2022 ha donato alla Fondazione Giorgio Cini onlus il suo archivio trentennale di disegni e bozzetti legati alla sua esperienza con la materia del vetro.<br>
Nel 2021, in occasione del centenario della nascita di Licisco Magagnato, il Museo di Castelvecchio ha ospitato la mostra Lapilli nella Galleria delle Sculture.<br>
Il suo lavoro è stato esposto in gallerie e musei in Argentina, Austria, Cina, Corea, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Hong Kong, Italia, Olanda, Principato di Monaco, Russia, Stati Uniti, Svizzera.<br>
Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private tra le quali: Mad, Museum of Arts & Design, New York, USA; The State Hermitage Museum, S. Pietroburgo, Russia; Honolulu Museum of Art, Honolulu, Hawaii; Gallerie dell’Accademia, Venezia, Italia; Museo di Castelvecchio, Verona, Italia; Museo del Vetro, Murano, Venezia, Italia; Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum, New York, USA; IMA, Indianapolis Museum of Art, Indianapolis, Indiana, USA; Ilias Lalaounis Jewelry Museum, Atene, Grecia; Museo degli Argenti, Palazzo Pitti, Firenze, Italia;Miaao, Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi, Torino, Italia; Olnick Spanu Art Program, Garrison, New York, USA; Olnick Spanu Collection, New York, USA; Diane Venet Collection, Parigi, Francia; Designmuseo, Helsinki, Finlandia; Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli, Castello Sforzesco, Milano, Italia; Collezione Permanente Fondazione Raffaele Cominelli, San Felice del Benaco BS, Italia; Collezione Bellini Pezzoli, Castello Sforzesco, Milano, Italia.</p>
Conferenza stampa: Giorgio Vigna. "Sassi"
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Giorgio Vigna. "Sassi"<br>
dal 28 settembre al 13 novembre 2022</p><p>Vernice <br>
<strong>martedì 27 settembre, ore 12:00 <br>
Oratorio di San Rocco, via Santa Lucia</strong></p><p>L’Oratorio di San Rocco di Padova, spazio espositivo che il Comune di Padova ha dedicato al gioiello contemporaneo di ricerca, ospita dal 28 settembre al 13 novembre una intensa, preziosa personale di Giorgio Vigna. È un artista che, al limite tra realtà e immaginazione, crea forme naturali capaci di manifestare aspetti primari e primordiali: avventure di terra e di acqua, di fuoco e di vento in cui si combinano naturale e artificiale, povero e prezioso. Vigna si muove sul confine tra il mondo reale e quello immaginario, tra ciò che è e ciò che appare.</p><p>Partecipano:</p><ul>
<li>Andrea Colasio - assessore alla Cultura</li>
<li>Giorgio Vigna - artista protagonista della mostra</li>
<li>Gilberto Muraro - presidente della Fondazione Cariparo</li>
<li>Mirella Cisotto - curatrice della mostra</li>
<li>Federica Franzoso - capo Settore Cultura </li>
<li>Francesca Veronese - direttrice dei Musei Civici</li>
</ul>
Convegno internazionale "The Global Impact on the March on Rome"
Conferenza stampa: presentazione della XIX edizione Padova Festival internazionale La Sfera Danza
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>La rassegna rinnova l’obiettivo di promuovere la danza classica e la danza contemporanea all’insegna di una proposta culturale di prestigio e qualità, con un cartellone di spettacoli e performances, nonché momenti dedicati alle master-class e approfondimenti.<br>
La presentazione della XIX edizione del Festival internazionale organizzato da La Sfera Danza di Padova, con la direzione artistica di Gabriella Furlan Malvezzi, in programma dal 24 settembre al 20 novembre 2022, in conferenza stampa </p><p><strong>giovedì 15 settembre 2022, ore 11.00<br>
Sala Giunta - Palazzo Moroni</strong></p><p>Interverranno: </p><ul>
<li>l'Assessore alla cultura</li>
<li>Gabriella Furlan Malvezzi, direttrice artistica del Festival </li>
<li>Mirella Cisotto, consigliera generale della Fondazione Cariparo</li>
</ul>
Comunicato stampa: Nuovo Eden - Giuliana Natali
<?xml encoding="utf-8" ?><figure class="figure">
<img src="/sites/default/files/images/GiulianaNatali-A.jpg" class="figure-img img-fluid">
</figure><br><p>Nelle sale del Museo archeologico un incontro tra l'arte romana e l'arte contemporanea. Quattro grandi corolle di fiori e due animali realizzati in lana da Giuliana Natali sostano, come in un recinto fuori dal tempo, sui preziosi mosaici romani custoditi nel museo archeologico.</p><p>Evocando misteriose esistenze di un nuovo paradiso terrestre, conseguente all’estinzione del genere umano, Giuliana Natali introduce tra i reperti più antichi una ipotetica visione del futuro che è forse, nella sua perturbante circolarità, solamente un ritorno alle origini.<br>
Le strutture arrotondate e i materiali soffici celano la resistenza ostile di queste forme di vita sopravvissute a condizioni ambientali divenute insostenibili.</p><p>mostra a cura di Stefano Annibaletto e Francesca Veronese</p><p>fino all'8 gennaio 2023</p><p>Sala dei Mosaici del Museo Archeologico<br>
<br>
Info:<br>
<a href="https://padovacultura.padovanet.it/it/musei/museo-eremitani" rel="noopener noreferrer" target="_blank">Museo Eremitani</a>, piazza Eremitani 8<br>
tel. +39 049 8204551<br>
orario: da martedì a domenica 09:00 - 19:00<br>
chiusura: Natale, S. Stefano, Capodanno<br>
biglietti: euro 10,00</p>
Comunicato stampa: saluto del Sindaco e dell'Assessora alle politiche scolastiche per l'inizio dell'anno scolastico delle scuole primarie e secondarie di primo grado
<?xml encoding="utf-8" ?><br><div>
<p><em>"Care ragazze e cari ragazzi, </em></p>
<p><em>buon inizio di anno scolastico a voi e a tutte le vostre famiglie.</em></p>
<p><em>Inizia un nuovo anno scolastico che sarà per molti di voi un nuovo cammino, un approccio con ambienti e persone non conosciute che entreranno a far parte della vostra vita.</em></p>
<p><em>La scuola, oltre ad essere un luogo di apprendimento e di crescita culturale, negli ultimi anni ha messo in evidenza anche la sua importanza per lo sviluppo personale ed emotivo di chi la frequenta.</em></p>
<p><em>In questo luogo di vita e di incontro, che tanto è mancato negli ultimi due anni, si sperimenta la relazione fra individui e si impara a comunicare, ascoltare, comprendere noi stessi e gli altri, collaborando nel rispetto dei ruoli ma soprattutto nel rispetto di ogni persona che incontriamo.</em></p>
<p><em>Qui, dove possono nascere amicizie e legami duraturi, si sperimenta il valore della comunità e voi potete fare in modo che la vostra comunità cresca forte e coesa ponendo attenzione a ogni individuo che avete di fronte ma anche alle parole che utilizzate, ai gesti, agli atteggiamenti perché anche questi sanno costruire o demolire a seconda delle nostre finalità.</em></p>
<p><em>Gentilezza e rispetto dovrebbero essere le parole guida del nostro agire, perché tutte/i vorremmo essere approcciati con queste stesse modalità.</em></p>
<p><em>E non dimenticate di avere un atteggiamento rispettoso anche verso l’ambiente, il luogo che ci ospita e verso le cose che utilizzate, siano esse di vostra proprietà che di uso pubblico, perché tutto ciò richiede risorse ed energie sempre più preziose.</em></p>
<p><em>Proprio in questo periodo di grosse difficoltà, pandemia, guerra, ricerca delle risorse energetiche, siccità, cambiamenti climatici, ci dobbiamo interrogare tutti su come possiamo contribuire a migliorare la nostra comunità e il nostro ambiente.</em></p>
<p><em>Sta anche a voi fare le scelte giuste e consapevoli.</em></p>
<p><em>Vorremmo cogliere questa occasione per portare il nostro saluto anche alle/ai dirigenti, alle vostre docenti e ai vostri docenti e a tutte le operatrici e gli operatori che vivono la vostra stessa esperienza e che vi seguono nel percorso di crescita.</em></p>
<p><em>Anche a tutte/i loro il nostro più fervido augurio per un sereno anno scolastico".</em></p>
<p>Il Sindaco e l'Assessora alle politiche educative e scolastiche</p>
</div>
Comunicato stampa: torna Odeo days, con una quarta edizione dedicata ai grandi classici della letteratura e del teatro
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<img src="/sites/default/files/images/odeo%20days.jpg" class="figure-img img-fluid">
</figure><br><p>Torna in uno dei palchi più speciali di Padova, la quarta edizione di Odeo days, rassegna teatrale voluta dall’Assessorato alla cultura di Padova, con la partecipazione dell'Università degli Studi di Padova e organizzata da Teatro Boxer in collaborazione con Mataz Teatro. La rassegna, con la direzione artistica di Andrea Pennacchi, che quest'anno vede al suo fianco due giovani organizzatrici – Marialaura Maritan e Giulia Artusi - si svolgerà dal 7 all'11 settembre 2022 presso l’Odeo Cornaro, splendido edificio fatto costruire insieme alla vicina Loggia da Alvise Cornaro nel Rinascimento per ospitare le commedie di Angelo Beolco detto Ruzzante. Sul palco spettacoli, incontri, studi e progetti speciali per celebrare gli 800 anni dell'Ateneo patavino.</p><p>Si comincia il 7 settembre, ore 21.15 con LA CELLA DI SETA scritto da Marco Gnaccolini e Alberto Rizzi diretto da Alberto Rizzi con Francesco Gerardi, musiche dal vivo di Giorgio Gobbo per una speciale coproduzione tra Ippogriffo e Teatro Boxer. Siamo nel 1289 d.C. Una cella delle carceri di Genova. Ci sono Rustichello da Pisa, scrittore denigrato dalla famiglia e dalla critica del suo tempo, e un capitano di galea veneziano che, durante la notte in preda dalla febbre, parla nel sonno raccontando di un viaggio in magnifiche terre sconosciute e lontane, incontrando creature mai viste prime e tante altre meraviglie: quel militare veneziano che delira tremebondo altri non è che il narratore orale del “più grande viaggio di tutti i tempi”, Marco Polo. Rustichello, ascoltando quelle magiche parole mai udite prima, si ritrova così a viaggiare da fermo e, dalla sua situazione costrittiva, si spinge oltre le mura della prigione facendosi trasportare dai racconti immaginifici del capitano Polo. Comincia così a trascrivere e annotare le strane parole del suo compagno, diventando una sorta di “notaio del fantastico”, trovandosi sotto agli occhi il componimento frammentato di una storia incredibile: ma quel veneziano, ha realmente vissuto quell’avventura o l’ha soltanto immaginata? Attraverso la storia di Rustichello si arriva a conoscere anche quello che potremmo chiamare il prequel o “storia della genesi” di uno dei libri più meravigliosi della Storia, il Milione di Marco Polo, che ha trovato proprio in quello scrittore fallito di Pisa il miglior “compagno di viaggio” per la sua avventura, che scrivendola su fogli di fortuna l’ha raccolta durante la loro lunga prigionia salvandola così dall’oblio della dimenticanza.</p><p>Giovedì 8 settembre, ore 21.15 l'appuntamento sarà con DELITTI E CASTIGHI, una serata tutta dedicata alla letteratura, sul palco dell' Odeo saranno invitati Lia Celi e Paolo Nori e Santangelo in un dialogo alla scoperta dei delitti, delle colpe e dei castighi – di fantasia o meno – che partono dal Rinascimento fino ad arrivare ai personaggi della letteratura russa. Con la guida libera e curiosa di Andrea Pennacchi, i tre autori, in un confronto stimolante e ricco di spunti, che andranno a toccare anche i modi in cui lo scrittore stesso racconta, converseranno su alcune delle loro produzioni letterarie come ”Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostojevskij” (Nori, 2021) o ” L’eredità dei Borgia. Una nuova indagine di Marco Pellegrini” (Celi – Santangelo, 2021) mettendo al centro l’essere umano di ieri e quello di oggi. L'ingresso sarà libero su prenotazione.</p><p>Venerdì 9 settembre, ore 21.15 LEAR, RE DEI CAPANNONI un primo studio per un nuovo spettacolo in cui l'adattamento e regia di Andrea Pennacchi, con Evarossella Biolo, Marco Artusi, Beatrice Niero e Claudia Bellemo, aiuto regia Marco Artusi, assistente alla regia Nicola Perin Produzione di Matàz Teatro, Febo Teatro, Dedalofurioso. Shakespeare era un maestro nel trovare testi archetipici e plasmarli per parlare meglio al suo pubblico; il Lear è, da questo punto di vista, paradigmatico: nelle mani del Bardo diviene un testo che rispecchia le tensioni e le paure dell’Inghilterra post-elisabettiana, assediata da guerra ed epidemia. La successione al potere aveva sempre scatenato guerre intestine e calamità nel passato, il periodo di relativa pace e sicurezza sembrava volgere al termine, e il pubblico inglese guardava ai mutamenti con grande apprensione. Con la stessa apprensione guardano gli italiani, i veneti in particolare, ai mutamenti in atto: con la crisi deraglia il mito della locomotiva d’Italia, la piccola impresa si scopre microscopica nel contesto dell’economia globale, e le grandi fortune di alcuni gruppi sono messe in discussione dalle sfide mondiali e della successione al comando: le vecchie strutture familiari, il clan, non sembrano essere in grado di affrontare tutto questo. È in questo senso che diviene interessante l’elaborazione di un testo che, a partire dalla solida struttura offerta dal Lear shakesperiano, indaghi i mutamenti in corso nella nostra regione (per meglio sfruttare la conoscenza del genius loci), che sono, di fatto, universali. L’eredità dei “veci”, il passaggio di consegne alle forze nuove, il patriarcato e le ambizioni delle donne, lo scontro di mentalità: l’etica del lavoro a oltranza e del sacrificio nell’era della suscettibilità; c’era già tutto, in Shakespeare, a noi ripulirlo della polvere del tempo e mostrarne il nucleo radiante.</p><p>Sabato 10 settembre, ore 21.15 MISTERO BUFFO di Dario Fo e Franca Rame con Matthias Martelli, per le regia di Eugenio Allegri, prodotto dal Teatro Stabile di Torino e Art Quarium, Produzione esecutiva 2021-2022 ENFI TEATRO. Mistero Buffo è considerato il capolavoro di Dario Fo. Eugenio Allegri dirige Matthias Martelli nella riproposizione di quest'opera straordinaria: l'attore è solo in scena, senza trucchi, con l'intento di coinvolgere il pubblico nell'azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale. Un linguaggio e un'interpretazione nuova e originale, nel segno della tradizione di un genere usato dai giullari medievali per capovolgere l'ideologia trionfante del tempo dimostrandone l'infondatezza.</p><p>A chiusura della rassegna domenica 11 settembre, 21.15 A PADOVA SONO VENUTO, COME CHI LASCIA UNO STAGNO PER TUFFARSI NEL MARE Storie di studenti e studentesse nei secoli, a cura di Andrea Pennacchi, Cristina La Rocca, Giulia Zornettai n collaborazione con Lorenzo Maragoni, con Giulia Briata e Lorenzo Maragoni, musiche dal vivo di Giorgio Gobbo. Nato per la presentazione del Database Bo2022 in cui sono raccolti più di 50.000 nominativi di laureati a Padova dal 1222 al 1989, con i loro luoghi di provenienza in Italia, in Europa e nel mondo, il reading scritto a quattro mani da Andrea Pennacchi e Lorenzo Maragoni, racconta la variegata comunità degli uomini e delle donne che hanno studiato a Padova e il loro incontro come una fase determinante del loro futuro intellettuale e professionale. Una riflessione, a tratti autobiografica, del mondo dello studente di ieri e di oggi, sulla vita dei giovani di Padova e di come lo studio universitario ha cambiato e può cambiare le loro vite.</p><p>I biglietti - intero 15,10 e 5, con ridotti per studenti, saranno acquistabili online su <a href="mailto:www.diyticket.it">www.diyticket.it</a><br>
L'incontro letterario sarà ad accesso gratuito, consigliata la prenotazione. Tutte le informazioni su <a href="http://www.odeodays.com" target="_blank">www.odeodays.com</a> e <a href="mailto:odeodays@gmail.com">odeodays@gmail.com</a>.</p>