Comunicato stampa: installazione EX IT di Yoko Ono al Palazzo della Ragione
<?xml encoding="utf-8" ?><br><div>L’arte di Yoko Ono giunge a Padova con una delle sue più emblematiche ed evocative installazioni e la città la accoglie nello splendido Salone del Palazzo della Ragione, patrimonio UNESCO. A Padova Yoko Ono presenta Ex It, un’installazione <em>site-specific </em>già esposta in numerosi Musei internazionali dal 1997 ad oggi, composta da 100 bare di legno di diverse dimensioni con ulivi che crescono dall’interno come metafora della resilienza della vita e della vitalità della natura. Un modo per parlare di pace, e raccontare la vita passando attraverso la tragedia della morte. L’eccezionalità della mostra padovana risiede nel fatto che proprio visitando il Salone del Palazzo della Ragione Yoko Ono pensò per la prima volta di realizzare l’opera. Racconta l’artista: “<em>Ebbi l'occasione di visitare Padova, in Italia. Mi accompagnarono in un antico palazzo in pietra, costruito molti secoli fa: Palazzo della Ragione, edificato nel 1218. Senza darmi spiegazioni, un uomo mi fece salire al secondo piano. Davanti a me si apriva ora un enorme spazio, simile a una sala da ballo. Improvvisamente, nella mia visione, scorsi molte persone allineate in fila nella stanza. Cosa stava succedendo? In quel momento, la persona che mi aveva portato lì mi spiegò che quella era una stanza dove venivano effettuate le esecuzioni. Non era una sala da ballo. </em><em>Vidi molte, molte bare di uomini, donne e bambini che riempivano la stanza. Alla fine, da ognuna delle bare spuntarono degli alberi. Gli alberi divennero una foresta. Uccelli cantavano tutt'intorno... e io cominciai a piangere. È così che è nata quest'opera. È la memoria di ogni razza, di ogni Paese. È la memoria del genocidio: il dolore, l'orrore e la salvezza. I morti volevano che ricordassimo, credo. Le nostre lacrime aiuteranno a guarire la memoria”.</em><br>
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Per l’assessore alla cultura <strong>Andrea Colasio</strong>: <em>“Questa è una straordinaria occasione di far convivere un’installazione ricca di senso, di costante e rinnovata attualità proprio per l’universalità dei suoi temi, con il monumento civico per eccellenza della città, e con un ciclo affrescato di estrema suggestione che fa parte della lista del patrimonio mondiale UNESCO </em>I cicli affrescati del XIV secolo di Padova<em>. E’ anche la conferma di un interesse sempre più convinto nella promozione dell’arte contemporanea a Padova.”</em></div><div> </div><div>La mostra nasce da un’idea di Paolo De Grandis, il cui desiderio era quello di portare Ex It a Palazzo della Ragione. La collaborazione tra Yoko Ono e De Grandis ha avuto inizio nel 2002 a Venezia durante la mostra OPEN e si è sviluppata negli anni con numerosi progetti <em>site-specific</em>. L’esposizione è dedicata alla memoria di Paolo De Grandis, al suo impegno come curatore, alla sua visione illuminata e alla sua straordinaria capacità di creare connessioni tra artisti, opere e luoghi.</div><div>Ex It è a cura di Jon Hendricks e realizzata dall’assessorato alla cultura con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e il sostegno della Camera di commercio di Padova, del Consorzio di promozione turistica di Padova, di AcegasApsAmga, con la collaborazione del Sindacato di Polizia FSP. L’organizzazione è curata da Carlotta Scarpa con PDG Arte Communications. Partner di PDG Arte Communications Giuriolo e Pandolfo Assicuratori SRL.</div><div>Yoko Ono (nata nel 1933 a Tokyo) è artista di importanza internazionale: ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera alla <em>53a Biennale di Venezia </em>nel 2009. Ha iniziato la sua carriera nella scena artistica d'avanguardia a New York negli anni '50 e '60, dove si è affermata nel campo dell'arte concettuale, realizzando performance, musica, film, sculture e installazioni. All'inizio della sua carriera ha lavorato a stretto contatto con il fondatore del movimento <em>Fluxus</em>, George Mačiūnas. Il suo lavoro è fortemente politico e sociale.</div><div> </div><div> </div>
Contributo regionale "Buono-libri e contenuti didattici alternativi" - a.s. 2024/2025
Comunicato stampa: due bimbe ferite in arrivo all’Ospedale di Padova da Gaza, il Comune di Padova apre un conto corrente dedicato
<?xml encoding="utf-8" ?><br><div>Arriveranno all’aeroporto di Venezia, provenienti dal Cairo, in Egitto, le due bambine palestinesi, provenienti da Gaza, che saranno curate dall’Azienda Ospedale Università di Padova. Entrambe ustionate, sono accompagnate dalle mamme e una di loro da una sorella.</div><div> </div><div>Padova si conferma anche questa volta una città accogliente e ospitale.</div><div> </div><div>Le due bambine saranno curate e verrà loro fornito tutto il supporto possibile per tornare ad avere una vita serena. Saranno necessari alcuni mesi, durante i quali ci siamo resi disponibili come Comune a collaborare con il Ministero degli Interni, per tramite della Prefettura e del Dipartimento della Protezione civile, nel supportare la parte di accoglienza.</div><div> </div><div>Ringraziamo la Coop Orizzonti, che si è resa disponibile per gestire l’ospitalità, e la Parrocchia di S. Filippo Neri per essersi offerta nel fornire gli spazi. Ringraziamo anche l’associazione “Sanitari per Gaza” che ha collaborato per il coordinamento della fase di arrivo dei minori.</div><div> </div><div><strong>L’assessora al sociale Margherita Colonnello </strong>sottolinea: “<em>Padova si dimostra ancora una volta una città accogliente nei fatti, grazie al raccordo istituzionale e alla forza del volontariato e delle sue parti sociali. Per questo come Comune abbiamo attivato un conto corrente dedicato, in accordo con le organizzazioni che stanno seguendo l’arrivo di questi bambini per raccogliere risorse necessarie a garantire un supporto psicologico, l’orientamento linguistico e un percorso di inserimento di queste persone una volta che sarà finito il ricovero</em>”.</div><div> </div><div>Chi vuole contribuire può versare il suo contributo, anche piccolo, ma altrettanto significativo e importante a questo conto corrente:</div><div> </div><div>IBAN IT55Y0306912117100000301553 Denominazione : Padova accoglie le bambine e i bambini di Gaza, Aperto presso INTESA SANPAOLO S.P.A. Agenzia Padova Sede</div><div>Corso Garibaldi, 22/26 - 35122 Padova</div>
Comunicato stampa: Mostra "Tra l’Onirico e il Mito Retrospettiva di Alberto Bolzonella"
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Negli spazi delle Scuderie di Palazzo Moroni a Padova, è stata inaugurata la mostra <em>Tra l’onirico e il mito. Retrospettiva di Alberto Bolzonella</em>. Organizzata dall’assessorato alla cultura, l’esposizione, attraverso circa sessanta lavori pittorici e grafici, si prefigge di raccontare la vicenda creativa di Alberto Bolzonella, decano degli artisti padovani. Un’avventura lunga settant’anni, iniziata sotto la guida di maestri quali Umberto Lilloni, Armando Pizzinato, Ottone Rosai e Guido Cadorin, e germogliata grazie all’assimilazione dei valori espressivi della migliore tradizione pittorica italiana.</p><div>Se i luoghi, i volti, le atmosfere della Padova degli anni Cinquanta sono stati i primi riferimenti del suo rappresentare – non privo di un’inclinazione verso la sintesi di forme, ambiente e movimento – le immagini di mondi narrativi situati oltre la realtà del presente hanno ispirato le successive scelte espressive. Oggetto della sua attenzione non è divenuto però il passato, ma bensì il carattere originario attribuibile alle sfere del sacro e della mitologia greco romana. Attraverso il repertorio iconografico ad esse riconducibile, Bolzonella ha inteso, con passione e coerenza, guardare al cuore dell’uomo, regalare figura ai suoi slanci come ai suoi smarrimenti: un’operazione che trova autenticità nelle profonde relazioni intrattenute dalle immagini dipinte, anche le più in apparenza irreali oppure oniriche, con le sue memorie personali.</div><div>La mostra presenta, seguendo un principio cronologico, le differenti tappe espressive che scandiscono la storia del suo lavoro: dalle opere dedicate alle piazze e ai mercati di Padova alle prime nature morte; dai ritratti alla breve, ma di assoluto interesse, parentesi astratta degli anni Sessanta, sino ai più importanti risultati poetici e formali colti dall’autore nella sua maturità creativa.</div><div>Il percorso espositivo contempla una serie di disegni a china rappresentativi di una delle imprese più importanti di Bolzonella: la traduzione visiva dei canti della Commedia dantesca. Un imponente ciclo figurativo realizzato nel solco tracciato da grandi artisti del passato, che diverrà oggetto di dono, nella sua totalità, ai Musei civici padovani.</div><div>Il progetto <em>Tra l’onirico e il mito. Retrospettiva di Alberto Bolzonella </em>è completato dalla realizzazione di un catalogo illustrato, contenente un’introduzione critica di Nicola Galvan e la riproposizione di un fondamentale testo dedicato da Paolo Rizzi all’opera dell’artista.</div><div> </div><div>Alberto Bolzonella è nato nel 1934 a Padova, città dove vive e lavora. La sua attività artistica si esprime nei campi della pittura, del disegno e dell’affresco. Il suo percorso formativo, avvenuto tra gli Istituti Statali d’Arte di Padova e Parma, il Magistero Statale d’Arte di Firenze, le Accademie di Firenze e Venezia, ha avuto quali guide i maestri Tino Rosa, Amleto Sartori, Armando Pizzinato, Umberto Lilloni, Renzo Grazzini, Ottone Rosai e Guido Cadorin. Ha insegnato per quarant’anni materie artistiche in Scuole Statali di Padova e della sua provincia, nonché tenuto corsi di disegno e pittura per allievi della terza età in istituti e case di riposo del Comune di Padova. Ha fatto parte del Direttivo U.C.A.I., del Club “Vecia Padova” e dell’Associazione Dante Alighieri di Padova. Ha fondato gruppi artistici come il “Convivium” e l’Associazione “Ars Tabulae Pictae”. Le sue opere sono state presentate in centinaia di esposizioni personali e collettive; queste sono state allestite, oltre che in Italia, in Francia, in Spagna, nel Principato di Monaco, in Svezia, in Norvegia e in Danimarca. Ha eseguito numerosi lavori di destinazione pubblica e privata con la tecnica dell’affresco e con quella del murales. Sue opere si trovano in musei, in luoghi sacri, in collezioni private italiane e straniere. È conservata in Vaticano una sua opera dedicata a Papa Francesco, mentre un ritratto di Don Carlo Gnocchi si trova a Milano nel museo a questi dedicato. Ha realizzato 130 disegni a china che danno immagine ai canti della Divina Commedia: l’intero corpus di queste opere verrà prossimamente donato ai Musei civici padovani.</div><div>Nel 2010 ha ricevuto nell’Aula Magna dell’Università di Padova il titolo di “Padovano Eccellente”.</div><div> </div><div> </div>
Limitazioni d'esercizio degli impianti termici e delle combustioni all'aperto - stagione invernale 2024/2025
Settimana Europea della Mobilità 2024
Comunicato stampa: trasferimento del Cpia dalla Casa di Quartiere Arcella in due nuove sedi più ampie e adatte
<?xml encoding="utf-8" ?><br><div>Lo spostamento del Cpia (Centro provinciale istruzione adulti) dalla Casa di Quartiere dell’Arcella in due nuovi sedi è una decisione sollecitata dalla direzione del Cpia stesso e dal dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Roberto Natale e concordata con l’assessore alle politiche scolastiche Cristina Piva, per offrire a questo fondamentale servizio di formazione per gli adulti, spazi maggiori e più adeguati alle numerose attività svolte. I dettagli saranno illustrati in conferenza stampa</div><div> </div><div>lunedì 2 settembre ore 11:00</div><div>Sala Bresciani Alvarez – Palazzo Moroni</div><div> </div><div><strong>Saranno presenti:</strong></div><ul>
<li>Cristina Piva, assessora alle politiche educative</li>
<li>Francesca Benciolini, assessora al decentramento</li>
<li>Roberto Natale, direttore dell’ufficio scolastico provinciale di Padova e Rovigo</li>
<li>Alessandra Bozzolan, direttrice del Cpia di Padova</li>
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