Comunicato stampa: avvio del Progetto "¿De Qué Depende?" per la riduzione del danno e la prevenzione dei comportamenti a rischio tra i giovani
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Prende il via il progetto "¿De Qué Depende?", nato dalla collaborazione tra COSEP Società Cooperativa Sociale, Equality Cooperativa Sociale, e Cooperativa Sociale Diogene, e finanziato dal Dipartimento delle Politiche Antidroga (DPA). Il progetto si propone di intervenire in tre importanti aree del Veneto – Padova, Vicenza e Venezia Mestre – con un focus particolare sulla prevenzione delle dipendenze tra i giovani e la limitazione dei rischi legati all'uso di sostanze.</p><p><strong>Obiettivi e Finalità del Progetto </strong><br>
L'obiettivo centrale del progetto è sensibilizzare gli adolescenti sui rischi legati al consumo di sostanze e prevenire le dipendenze comportamentali. Attraverso un approccio innovativo, "¿De Qué Depende?" punta a creare spazi fisici e digitali che offrano percorsi alternativi e sicuri per i giovani. Le attività includeranno formazione nelle scuole, interventi nei luoghi di aggregazione giovanile e partecipazione a eventi, per agganciare e sensibilizzare i giovani più esposti a rischi. <br>
Il progetto si articolerà in diverse fasi chiave. La prima fase vedrà lo svolgimento di percorsi formativi nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, con l'obiettivo di formare e sensibilizzare oltre 500 ragazzi sui comportamenti a rischio e le dipendenze. Questa azione sarà fondamentale per creare consapevolezza tra i giovani sui pericoli legati all’uso di sostanze e offrire loro strumenti concreti per affrontare queste situazioni. <br>
Parallelamente, il progetto prevede l'intervento sul campo, attraverso l’attività settimanale di operatori di strada che, con approcci mirati, cercheranno di entrare in contatto con i giovani nei loro luoghi abituali, fornendo supporto e informazioni sui rischi legati al consumo di sostanze. <br>
Un ulteriore elemento di grande rilevanza sarà la creazione di un punto di incontro a Padova per i giovani, in cui potranno avere orientamento rispetto alle sostanze e ai comportamenti a rischio, nonché essere agganciati per sensibilizzare e fare prevenzione sul tema. Saranno inoltre realizzati dei colloqui di counselling psicologico rispetto all’uso delle sostanze e ai comportamenti a rischio. <br>
In aggiunta a queste azioni locali, il progetto si impegna a partecipare attivamente a eventi e feste, sia a livello locale che nazionale, con l’intento di fornire supporto sul campo e ridurre i rischi associati al consumo di sostanze durante queste occasioni. <br>
Infine, il progetto integrerà una campagna di sensibilizzazione digitale, con la creazione di materiali informativi volti a diffondere messaggi chiave sulla prevenzione delle dipendenze e sui rischi dell'uso di sostanze. L’obiettivo è ampliare il raggio d’azione del progetto, raggiungendo il pubblico giovanile anche attraverso i canali digitali. <br>
Queste azioni si inseriscono in un quadro di iniziative territoriali svolte in sinergia con altri attori e servizi, sia degli enti locali – Comune e ULSS - che degli enti del terzo settore: lo sviluppo di Comunità e i CAT, l’unità di strada per la riduzione del danno Route4, i progetti di contrasto alle povertà educative, le iniziative di prevenzione e sensibilizzazione del SerD.</p><p><strong>Innovazioni e impatto previsto </strong><br>
Uno degli elementi chiave di "¿De Qué Depende?" è l'uso di metodologie innovative di prevenzione, come la peer education e l’utilizzo dei social media, che permetteranno di coinvolgere direttamente i giovani nella diffusione di messaggi di sensibilizzazione. Inoltre, il progetto si distingue per la creazione di strumenti replicabili, che consentiranno di applicare le strategie di prevenzione sviluppate in altre aree del Paese. </p><p>Il progetto, che consiste in una primissima sperimentazione, sarà completato entro ottobre 2025.</p>
Comunicato stampa: si vota la statua della donna padovana
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<p>Fino al 10 novembre è possibile esprimere on line, su un’apposita pagina di Padovanet, il proprio voto per scegliere quale donna, tra le sei indicate, sarà ricordata con una statua da posizionare nella zona del Liston, in centro città. L'Assessorato alla cultura del Comune di Padova, infatti, intende intitolare una statua ad una personalità femminile che sia stata un punto di riferimento importante nella storia politico-culturale della città</p>
<p>Si tratta della seconda fase del percorso partecipato, iniziato lo scorso 29 aprile, con il quale le cittadine, i cittadini e le associazioni erano stati invitati ad inviare entro il 30 giugno una o più candidature, accompagnate da una nota di presentazione di massimo 5.000 battute.</p>
<p>Tra tutte le personalità indicate, sono state scelte le sei che hanno raccolto il consenso maggiore.</p>
<p>Ora è arrivato il momento di dare voce alla cittadinanza per votare la figura femminile più meritevole a cui dedicare una nuova statua nel cuore di Padova. Quasi tutte le statue commemorative presenti nel nostro centro cittadino sono dedicate a figure maschili e per questo motivo il Comune di Padova ha deciso di avviare un progetto per rendere omaggio ad una figura femminile di grande valore storico, culturale o sociale.</p>
<p>Per favorire e incentivare la partecipazione di tutti i cittadini è stata realizzata una apposita campagna di comunicazione che utilizza tutti i canali digitali a disposizione del Comune. E’ coinvolta la pagina istituzionale di Padovanet, che è giornalmente visitata da 20mila persone, i canali Facebook che ha 70mila iscritti e Instagram con un video esplicativo e appositi post.</p>
<p><strong>L’assessore alla cultura Andrea Colasio</strong> spiega: “<em>La realizzazione di una statua dedicata ad una donna padovana è un impegno che questa amministrazione aveva preso anche a seguito di una deliberazione del Consiglio Comunale che recepiva una attenzione che era cresciuta negli ultimi anni a livello di comunità padovana. Da oggi i padovani hanno il pallino in mano, la parola passa a loro, perché nel sito Padovanet troveranno uno spazio dedicato dove esprimere la loro preferenza tra sei candidate che sono quelle che nella votazione dello scorso aprile i padovani hanno indicato come quelle che hanno maggiormente lasciato una traccia nella storia della città. Si va dal ‘300 agli anni ’80 del secolo scorso, e questo è molto importante. Collocheremo la statua nel Liston, perché se deve essere una operazione di grande significato simbolico, e sottolinei la volontà di riequilibrare la presenza di genere che è sbilanciata a favore del genere maschile, è importante cominciare dai luoghi simbolici. Una volta completata questa fase di scelta on line entro la fine dell’anno sarà pubblicato un bando che invita gli artisti a partecipare sottoponendo alla commissione statue un bozzetto dell’opera che intendono realizzare. Daremo solo due indicazioni: il costo massimo che potremo sostenere per l’opera, e l’obbligo di usare materiali che resistano a lungo agli agenti atmosferici, visto che la statua sarà collocata all’aperto. Non ci saranno invece vincoli di tipo estetico ed espressivo</em>”.</p>
<p><strong>Le Candidate </strong></p>
<p><strong>Fina Buzzaccarini (Padova, 1328 – Padova, 1378) </strong><br>
Moglie di Francesco I da Carrara, ha commissionato la ristrutturazione del Battistero di Padova, contribuendo alla creazione di uno dei cicli pittorici più importanti del Trecento.</p>
<p><strong>Massimilla Baldo Ceolin (Legnago, 12 agosto 1924 – Padova, 25 novembre 2011) </strong><br>
Fisica e prima donna a ricoprire una cattedra di Fisica Superiore all'Università di Padova, ha contribuito alla ricerca sulle particelle elementari e le interazioni deboli.</p>
<p><strong>Vittoria Aganoor Pompilj (Padova, 26 maggio 1855 – Roma, 8 maggio 1910) </strong><br>
Poetessa di spicco della cultura italiana tra '800 e '900, autrice di liriche che esplorano temi profondi come l'incomunicabilità e il desiderio di libertà.</p>
<p><strong>Elena Lucrezia Cornaro Piscopia (Venezia, 5 giugno 1646 – Padova, 26 luglio 1684) </strong><br>
Prima donna laureata al mondo, esempio di emancipazione femminile, dotata di intelligenza e grandezza d’animo, dedita allo studio e alla conoscenza.</p>
<p><strong>Gualberta Alaide Beccari (Padova, 1842 – Bologna, 1906) </strong><br>
Attivista e scrittrice, fondatrice del periodico "La Donna", dedicato a informare e educare le donne in ambito politico, letterario, scientifico e artistico.</p>
<p><strong>Sibilia de Cetto (Padova, 1350 circa – Padova, 12 dicembre 1427) </strong><br>
Nobildonna e filantropa, fondatrice dell'Ospedale di San Francesco Grande, simbolo di carità e impegno sociale nel cuore di Padova. </p>
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Conferenza stampa: "Scegli nuove emozioni”, stagione di prosa 24/25 al Teatro ai Colli
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<p>La nuova stagione di prosa 24/25, che si unisce ad altre due consolidate rassegne Famiglie a teatro, dedicata al pubblico più giovane e Una Mattina a Teatro, contenitore per le scuole, verrà presentata in </p>
<p><strong>conferenza stampa</strong></p>
<p><strong>mercoledì 9 ottobre ore 11:30<br>
Sala Bresciani Alvarez – Palazzo Moroni</strong></p>
<p>Saranno presenti:</p>
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<li>Andrea Colasio, assessore alla cultura</li>
<li>Gioele Peccenini, direttore artistico Teatro Ai Colli</li>
<li>Valentina Sguotti, coordinatrice organizzativa progetti per le scuole Teatro Ai Colli</li>
<li>Annalisa Guerra, responsabile comunicazione Teatro Ai Colli</li>
</ul>
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Conferenza stampa: Padova Jazz Festival
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Dal 31 ottobre al 17 novembre (con anteprime il 16 e 19 ottobre), andrà in scena la 26^ edizione del Padova Jazz Festival. Una carrellata di artisti celeberrimi e dei più promettenti talenti emergenti sia del panorama internazionale che italiano fornirà una visione panoramica del jazz contemporaneo.</p><p>Il Padova Jazz Festival, organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo dell’assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Padova e il sostegno del Ministero della Cultura, verrà presentato in</p><p><strong>Martedì 8 ottobre ore 12:00<br>
Sala Bresciani Alvarez – Palazzo Moroni</strong></p><p>Saranno presenti:</p><ul>
<li>Andrea Colasio, assessore cultura del Comune di Padova</li>
<li>Gabriella Piccolo, presidente Associazione Culturale Miles e direttore artistico del Padova Jazz Festival</li>
</ul>
Conferenza stampa: presentazione del progetto “¿De Que Depende?”
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>“¿De Que Depende?” è un progetto dedicato a prevenire e contrastare le dipendenze comportamentali tra i giovani attraverso azioni innovative di sensibilizzazione. Tra gli obiettivi, quello di aumentare la consapevolezza sull'uso delle sostanze tra gli adolescenti creando spazi fisici e digitali per percorsi alternativi. La presentazione del progetto in conferenza stampa</p><div><strong>martedì 8 ottobre 2024, ore 11:00</strong></div><div><strong>sala Giulio Bresciani Alvarez - Palazzo Moroni</strong></div><div> </div><div>Saranno presenti:</div><ul>
<li>Margherita Colonnello, assessora al Sociale</li>
<li>Valeria Zavan, direttrice Unità Operativa Complessa Servizio per le dipendenze Aulss6 Veneto</li>
<li>rappresentanti di COSEP Società Cooperativa Sociale; Equality Cooperativa Sociale; Cooperativa Sociale Diogene</li>
</ul>
Comunicato stampa: in mostra alle ex Scuderie di Palazzo Moroni "Pezzo dopo pezzo" di Anna Battaglia
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>La mostra è realizzata in collaborazione con l'assessorato alla cultura e aperta al pubblico dal 3 al 27 ottobre 2024 presso le Scuderie di Palazzo Moroni, in Via del Municipio, n. 1.</p><p>“Simple” è lo pseudonimo con cui si presenta Anna Battaglia perché le sue opere vogliono parlare al pubblico con semplicità ed essenzialità.</p><p>Sia i quadri in legno sia i gioielli che realizza richiedono diverse fasi di lavorazione, tanto studio, tanta pazienza e maestria: un lavoro che non conosce la fretta e che l’artista ha perfezionato nel corso degli anni, alla continua ricerca della perfezione e di dettagli sempre maggiori. È per questo che la mostra si intitola <em>Pezzo dopo pezzo</em>.</p><p>Nelle opere lignee di Anna Battaglia è evidente l’influenza della tecnica compositiva di Ugo Nespolo e di Raffaello Di Vecchio, maestro toscano che ha contribuito al percorso formativo dell’artista patavina offrendole suggerimenti e consigli utili sulla lavorazione del legno compensato. Una tecnica che Anna Battaglia ha reinterpretato utilizzando solo strumenti semplici e ormai in disuso, come il seghetto da traforo e la carta vetrata.</p><p>Il percorso espositivo propone un mondo fatto di scenari onirici, fiabeschi e surreali popolato da animali; figure gioiose caratterizzate da cromie vivaci che evocano sensazioni positive e la spensieratezza senza confini dell’infanzia.</p><p>Nelle opere di Anna Battaglia è evidente anche l’influenza dell’architettura – professione e passione –soprattutto nelle composizioni più astratte e geometriche, nella serie di quadri dedicati a Mondrian e nelle opere più paesaggistiche, dove spesso vengono rappresentati alcuni tra i più famosi monumenti della sua terra natìa, il Veneto, come la Basilica del Santo, il teatro anatomico di Padova, il ponte di Rialto, la Chiesa della Salute e la Chiesa di San Giorgio, ricostruiti magistralmente attraverso intarsi sempre più piccoli.</p><p>Un angolo della mostra è dedicato alle composizioni orafe dell’artista, frutto della frequentazione delle aule dell’Istituto Pietro Selvatico e dei grandi maestri della scuola orafa padovana: Stefano Marchetti e Graziano Visintin. Pure in queste ritroviamo una predominanza delle figure geometriche, dei solidi e delle figure piane, l’utilizzo del colore come elemento compositivo, questa volta ottenuto dall’ossidazione di diverse leghe dei metalli, con il quale l’artista crea mosaici e accostamenti cromatici ricercati.</p><p>La mostra, a ingresso libero, sarà aperta dal 3 al 27 ottobre 2024, dal martedì alla domenica, con orario 9:30-12:30 / 16:00-19:00.</p><p>Anna Battaglia vive a lavora a Padova. Ha frequentato l’Istituto d’Arte “Selvatico”, per assecondare la sua passione per il disegno e le diverse tecniche artistiche, e il corso serale di oreficeria presso lo stesso Istituto. Successivamente ha conseguito la laurea magistrale in Architettura allo Iuav di Venezia. Al suo attivo mostre personali e collettive e laboratori didattici per bambini.</p>