Masterplan per l'area della ex Caserma Prandina
Giornata della memoria transgender 2023
Comunicato stampa: approvato in Giunta il progetto esecutivo per la realizzazione di un nuovo ascensore a Palazzo Moroni grazie al quale saranno accessibili anche ai disabili le sale Bresciani Alvarez e Paladin e Sala del Consiglio Comunale
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>La Giunta, nella seduta di ieri, ha approvato il progetto esecutivo d’installazione di un nuovo ascensore a Palazzo Moroni che migliorerà l’accesso sia al primo che al secondo piano anche alle persone con disabilità motorie.<br>
Il nuovo ascensore infatti, sarà installato nella parte destra delle ex scuderie al piano terra, sfruttando un vano scala inutilizzato che collega il corridoio delle scuderie con il primo e il secondo piano. Questo vano dovrà essere liberato dalle scale di servizio attualmente presenti ed è ottimale in quanto non richiede importanti interventi strutturali per l’installazione del nuovo ascensore che avrà una portata di 350 kg e una capacità di 4 persone. Nessun problema neppure per quello che riguarda la storicità dell’immobile, visto che il vano scala è inserito in una parte di recente costruzione che non presenta nessuna peculiarità storico artistica. </p><p>Chi utilizzerà il nuovo ascensore entrerà dal portone di destra delle ex scuderie, (quello vicino al distributore d’acqua) girerà a destra nel corridoio e lì a sinistra troverà la porta dell’ascensore. <br>
L’uscita al primo piano sarà all’altezza del passaggio tra la scalinata verso il Palazzo della Ragione e il Cortile Pensile.<br>
In questo modo sarà assicurato un agevole accesso non solo al Cortile stesso ma anche alle sale Bresciani Alvarez e Paladin, sempre molto utilizzate.<br>
Proseguendo al secondo piano, l’ascensore avrà la sua uscita in uno delle stanze che sono in fondo alla Sala Gruppi dove si trova la porta non utilizzata della scala di servizio, adesso mascherata da un tamponamento in legno.<br>
Sarà così possibile accedere oltre che alla stessa Sala Gruppi anche alla Sala Consiliare e alla Sala Giunta senza l’ostacolo di barriere architettoniche. L’impegno economico complessivo è di 150.000 euro dei quali 90 mila di lavori in senso stretto. </p><p><strong>Il sindaco Sergio Giordani </strong>sottolinea: “<em>Avevo detto che bisognava trovare il modo di rendere accessibile a tutti anche questa parte di Palazzo Moroni, le sale Bresciani Alvarez, Paladin e ancora più importanti la Sala Consiliare e la Sala Giunta, quindi adesso sono molto soddisfatto che i nostri tecnici abbiano trovato una soluzione funzionale che spazza via le barriere architettoniche esistenti. Avremo un Palazzo Moroni ancora più aperto e accessibile a tutti i cittadini</em>”. </p><p><strong>L’assessore alla cultura Andrea Colasio</strong> sottolinea: “<em>Intervenire su edifici storici come Palazzo Moroni non è semplice, ma i nostri tecnici hanno individuato una soluzione elegante e funzionale che non tocca nulla delle parti antiche e sfrutta un vano tecnico inutilizzato da anni. L’ascensore migliora l’accesso sia alle sale del primo piano che al secondo piano così come rende più veloce arrivare al Palazzo della Ragione, e in futuro alla Torre degli Anziani quando la apriremo finalmente al pubblico, senza dovere affrontare la prima parte della scalinata</em>". </p>
Giornata europea contro la tratta di esseri umani 2023
Torneo di volley "Spritz and splash" - IX edizione
IV torneo integrato a coppie di calcio balilla per persone con disabilità
Comunicato stampa: cerimonia collettiva del Giuramento di cittadinanza per 30 stranieri residenti a Padova
<?xml encoding="utf-8" ?><br><p>Il giuramento è un atto necessario come atto necessario all’acquisizione della cittadinanza e di norma si svolge davanti all’ufficiale di Stato Civile del comune di residenza, entro 180 giorni dal decreto di concessione da parte del Ministero tramite le Prefetture. </p><p>Acquisiscono automaticamente la cittadinanza italiana anche i figli e le figlie minori del neocittadino e della neocittadina, se conviventi. Fino al 2022 i giuramenti nel Comune di Padova sono stati fatti convocando il singolo cittadino presso gli uffici di Stato Civile. Dall’inizio di quest’anno si è iniziata a sperimentare la pratica dei giuramenti collettivi a piccoli gruppi di persone e oggi, per la prima volta, prende il via una nuova modalità: le cerimonie si svolgeranno due volte al mese presso la sala della Gran Guardia o la Sala Paladin, sale più capienti dove possono essere coinvolti anche i familiari e i parenti delle persone neocittadine. Ricordiamo infatti che acquistano automaticamente la cittadinanza italiana anche i figli e le figlie minori del neocittadino e della neocittadina, se conviventi. In questo modo si possono garantire giuramenti a gruppi di 30 persone alla volta, creando così una cerimonia che può enfatizzare ulteriormente il momento di ottenimento della cittadinanza italiana e conferirgli maggiore solennità, accrescendo così il senso di comunità ed appartenenza. </p><p>Ogni cerimonia vedrà la presenza di un componente dell’Amministrazione (Sindaco, Assessore Consigliere delegati) che pronuncerà il discorso e procederà a far prestare il giuramento collettivo alle 30 persone che hanno ottenuto la cittadinanza italiana. Sarà sempre garantita l’assistenza di personale dell’Ufficio dello Stato Civile. </p><p>A ciascuna famiglia del neocittadino o della neocittadina, durante la cerimonia, sarà inoltre consegnata una cartellina contenente il “kit di cittadinanza”, ovvero l’attestato di acquisto della cittadinanza per chi ha giurato e per i figli e le figlie minori conviventi, una lettera a firma del Sindaco, la Costituzione della Repubblica Italiana, un’edizione della Costituzione per ragazzi e ragazze in base alla fascia d’età, un biglietto di ingresso per i Musei Comunali per ciascun componente della famiglia anagrafica come omaggio di benvenuto della Città (Palazzo della Ragione, Palazzo Zuckermann, Museo Civico Eremitani e Museo del Risorgimento) e i biglietti dei musei dell’Università degli Studi di Padova. </p><p>La prima cerimonia collettiva presso la Gran Guardia, tenutasi il 28 settembre, ha conferito la cittadinanza italiana a persone di nazionalità fillippina, albanese, marocchina, cingalese, moldava, serba, ucraina, indiana, greca, macedone, tunisina, camerunense, russa, rumena, pakistana, senegalese. Erano presenti l’assessora Francesca Benciolini, l’assessora Margerita Colonnello e la prorettrice dell’Università Monica Fedeli</p><p><strong>L’assessora ai servizi demografici Francesca Benciolini </strong>sottolinea: “<em>E’ un momento che abbiamo desiderato e voluto perché è un modo per dire benvenuti ai nuovi cittadini e cittadine e anche alle famiglie che hanno acquisito la cittadinanza italiana all’interno della nostra comunità e possono così partecipare a pieno titolo ad ogni aspetto della vita sociale e politica della città. Finora era una cerimonia “burocratica” che si svolgeva negli uffici, vogliamo al contrario che sia una cerimonia pubblica solenne che sottolinei il benvenuto nella nostra comunità nazionale. Noi sappiamo che la nostra città e formata anche da tante persone che arrivano da fuori, come è sempre stato anche nel passato e dare un riconoscimento ufficiale alla loro partecipazione alla nostra comunità è un segnale molto importante"</em>. </p>