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Europe Direct Padova: novità dell'8 gennaio 2025

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Le ultime novità

Data:

8 gen 2025

Tempo di lettura:

1 min

Bulgaria e Romania entrano nell'area Schengen

L'1 gennaio, la Romania e la Bulgaria sono diventate membri a pieno titolo dell'Area Schengen dopo l'abolizione dei controlli sulle persone alle frontiere terrestri interne.
I controlli alle frontiere interne aeree e marittime tra Bulgaria e Romania e i Paesi dell'area Schengen sono già stati aboliti dal 31 marzo 2024. L'ingresso di entrambi gli Stati membri nell'area Schengen favorirà i viaggi, il commercio e il turismo e contribuirà a rafforzare il mercato interno.
La Commissione ha confermato per la prima volta che sia la Bulgaria che la Romania erano pronte a diventare parte dell'area Schengen nel 2011. Da allora, Bulgaria e Romania hanno continuato a dimostrare di soddisfare le condizioni per diventare membri di Schengen.
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Premio Sacharov: il Parlamento onora Edmundo González Urrutia e María Corina Machado

La Presidente Metsola ha consegnato il premio Sacharov per la libertà di pensiero 2024 ai venezuelani Edmundo González Urrutia e María Corina Machado nel corso di una cerimonia tenutasi martedì a Strasburgo.
María Corina Machado, rappresentata alla cerimonia da sua figlia Ana Corina Sosa, è stata eletta candidata dell'opposizione alla presidenza venezuelana a nome della "Piattaforma democratica unita" nel 2023, prima di essere squalificata dal Consiglio elettorale nazionale controllato dal governo. Edmundo González Urrutia, diplomatico e politico succeduto a Machado come principale candidato dell'opposizione dopo la sua squalifica, ha denunciato la mancata pubblicazione dei risultati ufficiali delle elezioni presidenziali del luglio 2024 e ha contestato la vittoria dichiarata di Nicolás Maduro. Ha lasciato il Venezuela nel settembre 2024, a seguito dell'emissione di un mandato d'arresto nei suoi confronti, ed è rifugiato in Spagna.
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Eurobarometro: sostegno alla parità di genere in Europa

La Commissione europea ha pubblicato i risultati dell'indagine Eurobarometro sugli stereotipi di genere, dai quali emerge che in generale gli europei ritengono che la parità di genere sia vantaggiosa per tutti. Alcuni stereotipi di genere tuttavia persistono in diversi ambiti, con differenze rilevate tra Stati membri e fasce d'età. L'indagine fornisce una panoramica delle percezioni degli stereotipi di genere in vari contesti: famiglia e lavoro, politica e posizioni dirigenziali e percezioni di diversità di trattamento in base al genere nelle situazioni di vita quotidiana.
Sono stati compiuti progressi positivi: tre intervistati su quattro riconoscono che anche gli uomini beneficiano della parità di genere e il 90% degli europei ritiene che l’indipendenza economica sia importante tanto per le donne quanto per gli uomini. Alcuni risultati suggeriscono tuttavia che alcuni stereotipi di genere persistono. Ad esempio, il 49% degli intervistati ritiene che gli uomini siano naturalmente meno competenti delle donne nello svolgere lavori domestici.
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Proposta di un diploma europeo: opportunità per il settore europeo dell'istruzione superiore

La Commissione europea ha pubblicato una relazione sui risultati finali di sei progetti pilota Erasmus+, che hanno visto le alleanze delle università europee e le autorità nazionali testare congiuntamente i criteri comuni alla base di un diploma europeo. Tutti e sei i progetti hanno concluso che un diploma europeo rappresenterebbe un progresso significativo nell'istruzione superiore europea e creerebbe maggiori opportunità per gli istituti di istruzione superiore e gli studenti europei.
La relazione fornisce inoltre informazioni sul lavoro di quattro progetti pilota Erasmus+ che hanno testato gli strumenti di cooperazione dell'UE, come ad esempio un eventuale status giuridico europeo per le alleanze degli istituti di istruzione superiore. Elaborata da 140 istituti di istruzione superiore e 17 ministeri, oltre che da altri partner del mondo studentesco e da esponenti di parti sociali, la relazione fornisce raccomandazioni su come approfondire la cooperazione transnazionale nell'istruzione superiore, una componente fondamentale dello spazio europeo dell'istruzione.
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Le imprese dell'UE superano Stati Uniti e Cina in crescita degli investimenti in ricerca e sviluppo

L'industria europea ha aumentato gli investimenti in ricerca e sviluppo (R&S) del 9,8% nel 2023, superando per la prima volta dal 2013 la crescita dello stesso genere di investimenti delle imprese di Stati Uniti (+ 5,9 %) e Cina (+ 9,6%), secondo la nuova edizione del quadro di valutazione degli investimenti in R&S.
Il quadro di valutazione di quest'anno ribadisce che, sebbene le imprese europee siano attori globali importanti, la struttura industriale spiega il divario in materia di innovazione rispetto ai principali concorrenti. L'UE deve continuare a stimolare gli investimenti privati nella ricerca e nell'innovazione, a sviluppare settori chiave quali le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e la salute, ad affrontare le disparità tra gli Stati membri e a promuovere la diffusione delle tecnologie e la creazione e la crescita di attori con sede nell'UE.
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Ultimo aggiornamento: 8/1/2025

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