Promossa dal Comune di Padova - Assessorato alla Cultura con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, organizzata da Spirale d’idee, “La stanza vede” presenta per la prima volta in Italia un nucleo di 100 opere su carta - disegni, schizzi, gouache e progetti - di Jannis Kounellis (Grecia, 1936-2017) realizzate tra il 1973 e il 1990. L'esposizione, allestita presso le sale per le mostre temporanee del Museo Eremitani, indaga il ruolo centrale del disegno nella pratica artistica del pittore e scultore greco naturalizzato italiano, esponente di primo piano di quella che il critico Germano Celant ha definito "Arte povera".
“Con l’iscrizione nel patrimonio mondiale Unesco dei cicli affrescati del XIV secolo, tra cui primeggia il capolavoro giottesco alla Cappella degli Scrovegni, Padova ha visto riconosciuto nel mondo il suo ruolo di capitale artistica trecentesca. Un’identità figurativa che prosegue nei secoli seguenti, con Mantegna, con Donatello, fino alle esperienze novecentesche oggi già storicizzate - dichiara l’assessore alla Cultura Andrea Colasio - Pur onorando questo primato della città, negli ultimi anni i Musei Civici si sono dedicati con una nuova attenzione all’arte contemporanea, e ciò li ha resi una sede di particolare prestigio per esposizioni capaci di interessare il pubblico nazionale. E’ il caso di questa mostra preziosa dedicata a Jannis Kounellis, presente a Padova - nel cortile dell’Università - con il maestoso monumento alla Resistenza.”
Il disegno è da considerarsi come parte integrante del processo creativo di Kounellis. Il nucleo di opere su carta presenta diverse sezioni tematiche, tra cui: progetti preparatori di opere, bozzetti di allestimenti, rappresentazioni di figure femminili, volti. A volte i soggetti sono ambienti e opere disegnate nel dettaglio con particolari ben riconoscibili. In altri casi il tratteggio leggero o la linea nervosa raccontano di un immaginario fatto di paesaggi industriali attraversati da treni e ciminiere fumanti sorvolate da angeli. Tra gli elementi ricorrenti vi è la stanza che simboleggia una componente fondamentale nel lavoro di Kounellis: lo spazio, senza il quale l'opera non può darsi e in stretta relazione al quale viene concepita.
A questa serie di disegni, tra il 1991 e il 1992, è stata dedicata la mostra itinerante La stanza vede a cura di Rudi Fuchs (Haags Gementemuseum dell'Aia; The Henry Moore Sculpture Trust presso Leeds City Art Gallery di Leeds; Arnolfini Gallery, Bristol; Institute of Contemporary Arts, Londra; Fundaciò Antoni Tàpies, Barcelona). La mostra correva parallela alla grande monografica Via del Mare che presentava opere installative di Kounellis allo Stedelijk Museum di Amsterdam e al termine della quale il museo acquisì alcuni dei disegni per la propria collezione. A testimonianza del lungo sodalizio che sin dal 1967 legava l'artista alla galleria Christian Stein, Kounellis decise di destinare alla galleria il nucleo più consistente delle opere su carta esposte nella mostra La stanza vede. La galleria Stein, nei suoi quasi 60 di attività, ha onorato l'amicizia con l'artista attraverso numerose mostre, fino alla più recente nel 2022 e ne ha promosso l'opera a livello nazionale e internazionale.
La mostra è accompagnata dalla prima importante pubblicazione di disegni e opere su carta di Jannis Kounellis, in edizione trilingue - italiano, inglese, tedesco- a cura di Galleria Christian Stein. Il volume, edito da Electa e riccamente illustrato, comprende un testo inedito del curatore e autore svizzero Dieter Schwarz e un'indagine visiva sulla relazione tra i disegni e le installazioni dell'artista.
Ultimo aggiornamento: 8/12/2024
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