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Inquinamento elettromagnetico

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Informazioni, definizioni e altri approfondimenti utili

Sorgenti di campi elettrici, magnetici e elettromagnetici

La normativa nazionale e regionale per la tutela della popolazione dagli effetti dei campi elettromagnetici, disciplina separatamente le basse frequenze (elettrodotti) e le alte frequenze (impianti radiotelevisivi, ponti radio, Stazioni radio base per la telefonia mobile)

ELETTRODOTTI
Gli elettrodotti sono il mezzo con cui viene trasportata l'energia elettrica alla frequenza di 50 Hz e producono campi elettrici e campi magnetici variabili nel tempo. L'intensità del campo elettrico dipende dalla tensione di esercizio della linea (es.: 132 kV - 220 kV - 380 kV).
Il campo magnetico invece è proporzionale all'intensità della corrente che circola sulla linea.

Aumentando la distanza dal conduttore, l'intensità dei campi elettrico e magnetico diminuisce.

IMPIANTI FISSI PER TELECOMUNICAZIONI
I sistemi di telecomunicazione (tv, radio, telefonia cellulare, ecc.) si basano sulla diffusione delle informazioni, sotto forma di segnale elettrico (e quindi di onde elettromagnetiche) nello spazio aperto, affinchè vengano ricevute dai dispositivi ricevitori.
La stazione trasmittente copre una certa area entro la quale gli apparecchi riceventi, per mezzo di antenne, captano il segnale.
Per i ripetitori radiotelevisivi, il raggio di questa area, che comunque è in genere vasta, dipende dalla potenza del sistema trasmittente; nelle vicinanze dell'impianto anche l'intensità del campo elettromagnetico è elevata ed è per questa ragione che in genere questi impianti sono situati in punti elevati, prevalentemente fuori dai centri abitati.

I ponti radio utilizzano la tecnologia direttiva ovvero trasmettono da punto a punto e, anche se sono piuttosto visibili per dimensioni e forma, trasmettono con fasci molto stretti e potenze molto basse.

Per le stazioni radio base (SRB) per la telefonia cellulare, la progettazione della rete, prevede tante "celle", ovvero porzioni limitate di territorio entro cui le antenne, oltre ad essere in grado di dialogare fra loro, trasmettono e ricevono il segnale.
Ogni antenna è caratterizzata da un proprio diagramma di irradiazione, il campo elettromagnetico è più alto nella direzione di massimo irraggiamento e dipende da vari fattori (altezza dell'elemento radiante, sua inclinazione, potenza, distanza, ecc.), in assenza di connessioni con telefoni cellulari la potenza di emissione della SRB è minima.

Controlli

L'Arpav (Agenzia regionale prevenzione ambiente veneto) è l'organo tecnico competente in materia, che svolge l'attività di vigilanza, effettua i controlli relativi sia alle bassissime frequenze (elettrodotti) sia alle alte frequenze (ripetitori radiotelevisivi, stazioni radio base per la telefonia cellulare).
La verifica del rispetto dei limiti si effettua con misure e/o con valutazioni modellistiche.

Normativa di riferimento

Legge 22 febbraio 2001 "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici".

PER LE BASSE FREQUENZE:

  • D.P.C.M. 8 luglio 2003: "Limiti di esposizione ai Campi elettrici e magnetici generati da elettrodotti".
  • L.R. n. 27 del 30 giugno 1993 "Prevenzione dei danni derivanti dai campi elettromagnetici generati da elettrodotti".
  • D.M. 29 maggio 2008: "Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti".

PER LE ALTE FREQUENZE:

  • Deliberazione di Consiglio Comunale n. 35 del 26/2/2008 "Regolamento comunale per l'installazione e l'esercizio degli impianti per la telefonia mobile e per le trasmissioni in standard DVB-H".
  • D.Lgs. 259 dell'1 agosto 2003 "Codice delle Comunicazioni elettroniche".
  • D.P.C.M. 8 luglio 2003 "Limiti di esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici".
  • L.R n. 29 del 9 luglio 1993 "Tutela igienico sanitaria della popolazione dalla esposizione a radiazioni non ionizzanti generate da impianti per teleradiocomunicazioni".

Ultimo aggiornamento: 29/5/2025

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