Descrizione
L'influenza aviaria è una malattia virale che colpisce volatili selvatici e domestici.
Gli uccelli selvatici, in particolare gli anatidi, i gabbiani e i limicoli (uccelli che vivono in paludi), costituiscono il serbatoio del virus e lo diffondono con le feci.
Per prevenire l'insorgenza di focolai è necessario ridurre al minimo la possibilità di contatti tra uccelli selvatici e le specie avicole domestiche. Devono essere predisposte misure di biosicurezza, per evitare ogni contiguità tra uccelli domestici e selvatici, compreso il contatto con acqua o oggetti contaminati da feci di animali selvatici.
Il virus dell'influenza aviaria (detta anche "peste aviaria") possiede alta patogenicità, cioè è in grado di provocare la morte nell'uomo.
Nella primavera 2006, a livello nazionale e comunitario, sono stati rinvenuti diversi uccelli selvatici positivi per il virus dell'influenza e, seguendo il principio di precauzione, sono stati assunti provvedimenti temporanei di emergenza sanitaria, che ora sono stati revocati.
Contro l'influenza aviaria, sono stabilite misure sanitarie ordinarie di prevenzione che devono essere applicate anche nei piccoli allevamenti rurali, cioè negli allevamenti domestici condotti in luogo privato con un numero di capi non superiore a 250 capi di volatili.