Definizione e significato dell’agroforestazione
L’agroforestazione è definita come la “deliberata consociazione tra colture agrarie e specie arboree o arbustive perenni, con l’eventuale presenza della componente animale, nella stessa unità di superficie”. Il termine "agroforestazione" combina quindi agricoltura e forestazione, andando oltre l'idea di semplice connessione per incarnare una vera integrazione tra la componente animale, le coltivazioni arboree e quelle agricole. Questa integrazione si declina su vari livelli: produttivo, ambientale e paesaggistico. Storicamente, la separazione tra agricoltura e forestazione è stata accentuata dalla rivoluzione verde e dalla conseguente intensificazione agricola, che ha favorito monocolture e pratiche industriali. Tuttavia, l’agroforestazione rappresenta oggi una pratica agroecologica complessa e sostenibile, capace di generare servizi ecosistemici come lo stoccaggio del carbonio, la protezione del suolo e il miglioramento della biodiversità.
Agroforestazione a livello europeo
In Europa, i sistemi agroforestali occupano circa 15,4 milioni di ettari, pari all’8,8% della superficie agricola utilizzata. Questi sistemi non sono solo una reminiscenza di pratiche del passato, ma rappresentano una strategia per conciliare produttività agricola e sostenibilità ambientale. Gli alberi nelle campagne europee giocano un ruolo chiave nella lotta ai cambiamenti climatici, nella conservazione della biodiversità e nella mitigazione dei rischi ambientali. Esempi storici di agroforestazione includono il dehesa in Spagna, il montado in Portogallo e i sistemi di siepi come il bocage in Francia. Oggi, l’Unione Europea riconosce l’importanza dell’agroforestazione come pilastro del Green Deal e della strategia per la neutralità climatica.
Il ruolo degli alberi nei sistemi agroforestali
Gli alberi nei sistemi agroforestali svolgono un ruolo cruciale per la fornitura di servizi ecosistemici: regolano il clima, proteggono il suolo, sequestrano carbonio, conservano l’acqua, migliorano la qualità dell’aria e riducono l’erosione. Inoltre arricchiscono la biodiversità, fungendo da habitat per molte specie, e supportano pratiche agricole sostenibili, contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici e al benessere delle comunità rurali, con benefici sia ambientali che economici. Questi effetti sinergici rendono i sistemi agroforestali una scelta strategica per la transizione agroecologica dei sistemi agroalimentari anche a livello locale.
Agroforestazione nella pianura padana: Parco Agricolo del Basso Isonzo
La coltura promiscua è stata storicamente un modello agricolo diffuso soprattutto nelle pianure e nei territori collinari italiani. Tra le sue espressioni più caratteristiche troviamo la piantata padana, un sistema tradizionale che coniuga la coltivazione di alberi con colture agricole come cereali, foraggi o vigneti. In questo modello, i filari di alberi (spesso aceri, olmi o gelsi) venivano utilizzati non solo per delimitare le parcelle, ma anche come sostegni vivi per la vite. Questo sistema era ampiamente praticato nelle regioni del nord Italia, dove offriva molteplici vantaggi in primo luogo a livello produttivo, infatti combinava la produzione di legname, frutti e prodotti agricoli su una stessa superficie. Tale diversificazione riduceva i rischi dell’attività agricola: se una coltura falliva, altre garantivano comunque il fabbisogno alimentare. Inoltre, i filari proteggevano le colture basse dai venti, creando un microclima più favorevole e resiliente agli eventi climatici avversi.
Questo modello, oggi sempre più raro, è stato progressivamente abbandonato a favore di monocolture intensive e meccanizzate. Tuttavia, la piantata padana rappresenta un patrimonio agricolo e culturale di grande valore, di cui anche il Comune di Padova si sta occupando in particolare nei terreni agricoli del Parco Agricolo del Basso Isonzo. Infatti, nell’ottica di promuovere la transizione verso sistemi agricoli più sostenibili il Settore Verde, Parchi e Agricoltura Urbana sta valorizzando il reticolo delle siepi campestri già esistenti e integrandolo con il sistema della coltura promiscua.
Fonti:
Chiarabaglio et al., 2023. Agroforestazione in Italia: una opportunità per le aziende agrarie. Rete Rurale Nazionale 2014-2020, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Roma, ISBN 9788833852690